Non nasconde la propria soddisfazione, il sindaco Giuseppe Falcomatà: «Il progetto del nuovo Museo del mare di Reggio Calabria, firmato dalla compianta Zaha Hadid, è stato riconosciuto dal Governo come una delle 14 priorità nazionali tra gli investimenti che possono più attrarre flussi turistici. Siamo orgogliosi, consapevoli dell’importanza di una grande opera da 53 milioni di euro, e siamo già nella fase operativa». Ospite di “Scirocco”, il talk di Rtp condotto da Emilio Pintaldi, il sindaco di Reggio è convinto che si è entrati ormai in una stagione dove non si può pensare solamente all’interno del proprio “orticello”. E se, dunque, Reggio realizzerà un capolavoro di architettura contemporanea, quale quello progettato dall’archistar irachena (naturalizzata britannica), una delle capofila e massime esponenti della corrente decostruttivista dell’architettura internazionale, morta nel 2016. Ha lasciato in eredità questa grande opera che, come detto da Falcomatà, è stata annoverata tra i 14 progetti strategici inseriti dal Governo nel Piano per i grandi attrattori culturali». E il sindaco reggino lo ribadisce: «È una svolta di grandissimo impatto per Reggio Calabria, perché finalmente si ha la consapevolezza che un'infrastruttura come questa non è importante solo in chiave locale, per l’area dello Stretto e il Mezzogiorno, ma è destinata a incidere positivamente sull’intero sistema Paese. Una struttura che sarà il Museo del Mare più importante del Sud e che ospiterà al suo interno un grande Acquario». Falcomatà si è poi soffermato su altri temi comuni alle due città dello Stretto, sui problemi dell’aeroporto Tito Minniti, sui rapporti con il sindaco di Messina De Luca, sull’Agenzia della mobilità e, ovviamente, sul Ponte: «Non mi piace parlarne, è vero, Troppe chiacchiere. Se il Ponte viene inteso all’interno di un sistema generale di infrastrutture che vanno realizzate per rilanciare Sicilia e Calabria, lo si faccia. Ma con i fatti, non a parole».