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Nomine all’Atam, ora è imbarazzo nel Pd a Reggio

La campagna elettorale per le Regionali sta facendo venire a galla le diverse correnti

Giuseppe Marino

C’era un certo imbarazzo ieri mattina nella maggioranza di centrosinistra al Comune e nel gruppo del Partito Democratico in particolare. La nota diffusa lunedì pomeriggio relativa alle nomine decise dal sindaco Giuseppe Falcomatà ha fatto trapelare un certo nervosismo nel Partito Democratico e nelle sue diverse anime. La campagna elettorale per le Regionali, si vocifera all’interno delle stanze di Palazzo San Giorgio, sta provocando più malumori del previsto. E la presenza di più candidati di riferimento (l’assessore Giovani Muraca, l’ex vicepresidente del Consiglio regionale Nicola Irto, Antonio Billari e Mimmo Battaglia) rischia di provocare una sorta di frammentazione delle preferenze. Ecco perché il voto del 3 e 4 ottobre è un banco di prova per testare come i democrat e le liste che hanno prevalso lo scorso anno nelle comunali sapranno puntare o meno su unico punto di riferimento o meno.
Ma il malcontento sulla nota del Pd che non reca nessuna firma e quindi evidentemente è stata condivisa da tutti i consiglieri è emersa soprattutto perché si è portato all’attenzione dell’opinione pubblica un malcontento che avrebbe dovuto- secondo alcuni- essere affrontato, discusso e risolto all’interno dello stesso gruppo e della maggioranza.

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