Consiglio comunale, come da previsione, non in prima seduta alle 8 di sabato ma in seconda convocazione lunedì alle 19: aula deserta nei banchi della minoranza, che conferma il trend di assenze cominciato il 6 dicembre in sala Caracciolo. Tutti approvati all’unanimità i tre punti all’ordine del giorno, da una maggioranza scarna e da sola in aula: presenti la presidente Maria Giovanna Santoro, i consiglieri Pietro Caminiti, Francesca Porpiglia, Giovanni Imbesi, Massimo Morgante, Giuseppe Bellantone e Sandro Aragona. Nei preliminari la presidente Santoro ha espresso rammarico per il« vile atto di furto della scorsa settimana»: trovano così conferma le voci che si erano susseguite nei giorni scorsi sull’ingresso da parte di ignoti dalla porta laterale lato nord a Palazzo San Giovanni. I ladri avrebbero messo a soqquadro la casa comunale, sia gli uffici del piano terra sia quelli del piano superiore, rubando i pochi spiccioli dell’ufficio anagrafe e qualche documento di identità. Non si sa ancora quali altri documenti siano stati trafugati, ma la Santoro ha confermato indirettamente che non si sia trattato di un semplice atto vandalico. Consiglio velocissimo: approvazione dei verbali delle sedute precedenti; surroga del consigliere pentastellato Antonio Barresi con il terzo dei non eletti Alfonso Rizzo che, però, non era in aula e a quanto pare non accetterà; ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche esercizio 2020. Fa notizia, non in positivo, il monologo di Sandro Aragona contro la minoranza assente e contro la «pseudo stampa (super partes...)» per l’assenza, che definisce «ingiustificata e assolutamente ingiustificabile»; sarà sfuggito al consigliere di FdI che il consiglio poteva essere seguito in diretta streaming. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio