Aeroporto, porto, viabilità e Statale 106: le criticità del territorio di Reggio “spedite” a Roma
A breve la commissione trasporti della Camera tornerà in riva allo Stretto e al porto di Gioia Tauro. L’annuncio è arrivato ieri dalla presidente dell’organismo parlamentare Raffaella Paita. La stessa ha ricevuto il documento strategico sulle infrastrutture approvato dal Consiglio comunale e ha poi focalizzato l'attenzione sul tema della semplificazione delle procedure e riduzione delle tempistiche legate alle grandi opere. «Il codice degli appalti fondamentale sul fronte della corruzione deve essere alleggerito sul versante delle procedure. Terminare progetti in tempi brevi e canalizzare le risorse che non vengono dal Pnrr tutto orientato sul settore ferroviario. Naturalmente i fondi statali risparmiati andranno sulle strade. E poi rigido monitoraggio sull'andamento dei progetti, a breve ci ritroveremo qua per fare il punto della situazione, a cominciare dalla Statale 106». Aeroporto, conurbazione sullo Stretto ma anche mobilità sono stati i punti cardine illustrati dall’assessore comunale alle infrastrutture e mobilità Domenico Battaglia. Davanti agli amministratori e ai consiglieri il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti ha esposto quali sono le richieste del territorio: una rete infrastrutturale strategica attraverso la realizzazione dell'Alta Velocità che consenta un tempo di percorrenza non superiore alle tre ore nella tratta Reggio-Roma. Poi focus sui versanti aeroportuale, con il rilancio dello scalo reggino, e naturalmente su quello dei collegamenti via mare, sia per quanto riguarda il traffico passeggeri (Villa San Giovanni e Messina nell'ottica della conurbazione delle due sponde) che per quanto attiene lo sviluppo dell'area portuale di Gioia Tauro e delle annesse aree industriali. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio