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Locri, oggi “congedo” in aula di Calabrese. Funzioni a Fontana o commissario?

Alle 16,30 la seduta in cui il sindaco opterà per l’incarico di assessore regionale. Per la minoranza dovrebbe dimettersi, e il Consiglio sciogliersi

Sono state pubblicate sull’albo pretorio del Comune di Locri le disposizioni del presidente del consiglio comunale Miki Maio per il funzionamento in modalità a distanza del consiglio comunale, relative alla seduta di seconda convocazione prevista per oggi alle 16,30. Nulla di trascendentale. Comportano la possibilità dei consiglieri fuori sede (o comunque impediti) di partecipare alla seduta in videoconferenza. Una modalità ordinaria fino al perdurare dell’emergenza Covid. E che, in vista della seduta odierna, permetterà la massima partecipazione dei consiglieri, al contrario di quanto accaduto lunedì, quando non si è raggiunto il numero legale.
Sul tavolo, la sopravvenuta incompatibilità del sindaco Giovanni Calabrese col ruolo, assunto di recente, di assessore al Lavoro della Regione Calabria, come si evince dal combinato disposto dell’articolo 65, comma 1, del Testo Unico sugli Enti Locali (che recita testualmente «le cariche di presidente provinciale, nonché di sindaco e di assessore dei comuni compresi nel territorio della regione, sono incompatibili con la carica di consigliere regionale») e dell’articolo 35, comma 4 dello Statuto della Regione Calabria, secondo cui «gli assessori sono scelti tra cittadini eleggibili a consigliere regionale. Agli stessi si applicano anche le norme sulla incompatibilità valide per i consiglieri regionali».
Insomma, sull’incompatibilità non ci piove. È sul percorso da seguire che si registrerebbero divergenze tra il gruppo di maggioranza e quello di opposizione. Va ricordato che nell’avviso di convocazione del consiglio comunale diramato lo scorso 13 dicembre, il primo punto riguarda proprio la comunicazione del sindaco relativa alla sopravvenuta incompatibilità con le determinazioni consequenziali. Secondo la maggioranza il sindaco decade ma resta in carica il suo vice Giuseppe Fontana fino alle elezioni comunali della prossima primavera; secondo l’opposizione, invece, Calabrese dovrebbe rassegnare formalmente le dimissioni che comporterebbero, in ossequio al principio del “simul stabunt, simul cadunt” farebbero cadere l’intero Consiglio con conseguente nomina di un commissario prefettizio che resterebbe in carica fino alle prossime elezioni.

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