«Siamo in via di definizione sia per il consuntivo che per il previsionale» la parte più corposa del lavoro è compiuta e i due documenti contabili che segnano la direzione delle attività dell'Ente dovrebbero essere ormai pronti per arrivare all'esame della Giunta. Assicura l'assessore al Bilancio, Irene Calabrò che argomenta anche le ragioni del ritardo, anche se nel rispetto dei tempi, visto che il decreto del Ministero dell'Interno ha previsto il differimento al 30 aprile 2023 del termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2023/2025 degli enti locali.
«Ma – assicura la componente dell'esecutivo – entro la fine del mese entrambi documenti dovrebbero essere proti per arrivare all'approvazione della Giunta». Le ragioni del ritardo? «L'accordo con Sorical sull'idrico ha determinato il recepimento all'interno del bilancio delle novità e il consuntivo porterà l'esito delle attività del piano di rilevazione dei debiti commerciali di cui all'accordo con lo stato». Uno slittamento che inevitabilmente si ripercuote sul funzionamento della complessa macchina burocratica dell’ente che già non brilla per tempestività nella capacità di risposta alle istanze del territorio.
Non solo alla luce delle novità che si prospettano per gli enti locali la prossima settimana è previsto a Roma un incontro al ministero della Finanza. La sottosegretaria Sandra Savino ha convocato gli assessori al Bilancio dei Comuni capoluogo delle Città Metropolitane sui principali temi di finanza locale. Un momento di confronto in cui l'assessore Calabrò avrà modo di dar voce ai non pochi dubbi rispetto alle scelte e alle conseguenze per il territorio dell'autonomia differenziata. Un confronto aperto ed allargato in cui ribadire le ragioni della contrarietà.
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