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Ponte Stretto; Musumeci all'Ecr Party: sarà una grande infrastruttura europea. A Gioia Tauro non basta il solo transhipment

«Il Ponte è innanzitutto una grande infrastruttura europea per dare vita al corridoio Berlino-Palermo. L’infrastruttura che servirà a movimentare più celermente merci e uomini, sarà una grande opportunità per la Sicilia e la Calabria». Lo ha detto il ministro delle Politiche del Mare e della Protezione civile, Nello Musumeci, intervenendo nel dibattito, in corso a Villa San Giovanni, organizzato dal gruppo parlamentare europeo dell’Ecr.

«Serve però - ha proseguito - una rete di collegamenti marittimi nella breve e media tratta. E per farlo serve che il pubblico e il privato si siedano ad un tavolo, perchè nel programma rientrino e si realizzino nuovi porti turistici, posti barca». Questo perchè, secondo il ministro, «è mancata una strategia per mettere insieme un gruppo di ministeri per fare del mare un motore di crescita per il Mezzogiorno».

Il ministro delle Politiche del Mare, Nello Musumeci ha poi detto: «Gioia Tauro è un piccolo miracolo, ma è venuto il momento di adottare misure per iniziare a lavorare quote di merci per superare la specializzazione del solo transhipment. Si chiama Piano del mare, il governo Meloni - ha aggiunto - lo ha varato nei giorni scorsi, è uno strumento innovativo di programmazione che sarà presentato molto presto».

Migranti: Musumeci, "Possono essere opportunità se regolari"

«La grande sfida del Mediterraneo è di fare di questo problema una grande opportunità». Lo ha detto il ministro delle Politiche del Mare e della Protezione civile, Nello Musumeci, intervenendo nel dibattito, in corso a Villa San Giovanni (RC), organizzato dal gruppo parlamentare europeo dell’Ecr, a proposito del problema dei migranti. «Per fare questo - ha proseguito - è necessario sottrarre queste persone alla mafia degli scafisti. Abbiamo bisogno di forza lavoro, di migranti regolari, un serio e determinato intervento dell’Unione Europea. L’Italia conta nel mondo se conta nel Mediterraneo - ha proseguito Musumeci - non si tratta di sciovinismo o di superbia, ma si tratta di una presa di consapevolezza, che impone una nuova politica per il mare che non sia soltanto di approccio economicistico. Noi - ha concluso - abbiamo interesse più di ogni altra nazione ad una politica marittima che guardi al futuro e agli altri paesi del Mediterraneo».

Buxadè (Vox), "Difendere identità Europa"

Il vice presidente dell’Ecr e capo delegazione di Vox al Parlamento europeo, Jorge Buxadè Villalba, intervenendo nel dibattito al convegno in corso a Villa San Giovanni, ha detto che «il problema dell’immigrazione è molto particolare e molto grave. L’Italia e la Spagna, in questi ultimi anni - ha aggiunto - hanno sofferto il fenomeno dell’immigrazione irregolare. Ecco perchè bisogna creare un approccio diverso, attivando processi di immigrazione legale che siano una difesa dei confini dell’Italia, della Spagna e tutti quanti i confini europei. Ci sono stati molti casi di violenza sulle donne, anche da parte degli immigrati. Per questo serve un maggior controllo da parte dei governi nazionali. Bisogna avere - ha detto - una cooperazione a livello europeo per difendere i confini, per difendere la qualità italiana, l’enogastronomia italiana, spagnola ed europea. Difendere, insomma, la cultura e l’identità dei nostri Paesi. E questo si può farlo solo lavorando a livello di cooperazione europea e soprattutto difendendo i suoi confini».

Buxadè (Vox), Riformisti e Conservatori saranno primo partito Ue

«Puntiamo a fare diventare il partito dei Riformisti e Conservatori Europei il primo partito in Europa in modo da portare più pragmatismo e realismo all’interno del Continente e l’ECR Party all’interno dei governi nazionali europei». Così il vicepresidente del Partito dei Conservatori e Riformisti, Jorge Buxadé, capo delegazione di VOX al Parlamento europeo, parlando con i giornalisti a margine del convegno organizzato a Villa San Giovanni. "Il Mediterraneo - ha aggiunto - è la porta di accesso dell’Europa e le regioni del Sud dell’Italia, come la Calabria e la Sicilia, pur essendo l’avamposto dell’Europa, sono state dimenticate dall’Unione europea. Bisogna invertire questa tendenza ed investire in ricerca, lavoro, sviluppo. Occorre inoltre puntare sul futuro dei giovani affinché possano rimanere all’interno del loro territorio. Rompere con quella visione dell’Europa che ha sempre guardato al Nord ed all’Est, dimenticandosi tante volte del Sud dell’Europa».

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