«Con l’iniziativa promossa dai Conservatori europei è stato ribaltato il paradigma che immaginava un Sud piagnone e col cappello in mano nei confronti dell’Europa».
È quanto ha dichiarato l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Denis Nesci, promotore della tre giorni in Calabria, a conclusione di una convention che ha visto la partecipazione di oltre 800 delegati, di cui quasi 200 provenienti da ben 14 paesi diversi.
«Siamo riusciti nell’intento di spostare in Calabria la discussione su grandi temi europei, che prima sembravano fossero disciolti da distanze siderali dalle grandi famiglie politiche europee, a cui spetta il compito della costruzione di un’agenda che tenga conto delle aree periferiche del nostro continente, e che conservano l’identità di un’Europa dei popoli, il cui percorso comune è ancora in divenire».
«Ma mentre qualcuno, a pochi chilometri di distanza, si affannava nella ricerca di soluzioni minimaliste e assistenzialiste - sottolinea Nesci, riferendosi alle parole di Elly Schlein durante la festa regionale del Pd a Vibo Valentia - i Conservatori europei, tra Villa San Giovanni e Scilla, non solo hanno creato un momento di proposta politica, ma hanno ribadito quella visione che anima l’azione di governo di Giorgia Meloni sulle questioni che interessano il Sud e il cuore del Mediterraneo, come le infrastrutture, i trasporti, la logistica commerciale, l’economia del mare, l’agricoltura sostenibile che non penalizzi territori e gli asset che la governano, ma soprattutto il rilancio occupazionale attraverso l’irrobustimento di questi settori strategici come modello da seguire nei prossimi anni».
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio
Caricamento commenti
Commenta la notizia