È uno scontro oramai che va avanti da quando la seconda amministrazione Falcomatà è stata rieletta. La minoranza di centrodestra tenta nuovamente la strada della giustizia amministrativa contro i provvedimenti del centrosinistra che guida Palazzo San Giorgio. Questa volta arriva al Tar un ricorso relativo all’annullamento della seduta del Consiglio comunale inerente l’approvazione del Documento unico di programmazione. Lo aveva già annunciato a fine luglio scorso l’ex candidato a sindaco Antonino Minicuci nel corso di una conferenza stampa e adesso siamo nella fase cruciale.
La vicenda ruota attorno a due punti controversi che sono stati portati all’attenzione dei giudici amministrativi: l’elaborazione dello “schema di bilancio di previsione” con deliberazione della Giunta comunale prima che fosse approvato il Dup dall’organo consiliare; l’approvazione dello stesso schema di bilancio con deliberazione del Consiglio comunale nella medesima seduta in cui è stato approvato il Dup.
Nella bozza del ricorso al Tar che dovrebbe essere firmato in blocco da tutti i consiglieri di minoranza comunale si fa riferimento ad alcune pronunce di altri Tar: «La discussione e l’approvazione del Dup deve essere svolta in apposita e specifica seduta “dedicata”, preliminare rispetto alla seduta di approvazione del bilancio di previsione, quest’ultimo da redigere in coerenza con il Dup, costituente la guida strategica e operativa dell’Ente, che riveste la sfera di interesse e di esercizio della funzione di tutti i consiglieri comunali, essendo stata l’assise consiliare eletta dalla legge quale sede naturale di confronto e della decisione sul contenuto del Dup».
Secondo la minoranza comunale sarebbero stati violati i diritti dell’opposizione consiliare ma allo stesso tempo sarebbero state violate le procedure tecniche e cronologiche che legano il Dup al bilancio.
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