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Reggio, il Pd non parla del sindaco ma solo di salario minimo

I segretari Bonforte e Morabito glissano sul nuovo processo di Falcomatà

Il sindaco-sospeso Giuseppe Falcomatà è stato di nuovo rinviato a giudizio per il solito abuso d’ufficio e il Pd cosa fa? Ovviamente fa finta di niente. Ci sono sempre problemi più impellenti da affrontare, e pazienza se poi la gente perde fiducia nella politica e nelle istituzioni. Sul nuovo proceso di Falcomatà tace il segretario regionale Nicola Irto, mentre preferiscono parlare d’altro il segretario metropolitano Antonio Morabito e la segretaria cittana Valeria Bonforte, i quali sono impegnati nella raccolta firme a sostegno della proposta di legge sul salario minimo che il Pd sta sostenendo a tutti i livelli. L’appuntamento in città è fissato per domani nella Piazzetta antistante stazione Lido con i gazebo che saranno aperti dalle 10 alle 12 nell’ambito dell’iniziativa “Se pensi anche tu che in Italia bisogna fissare un salario minimo, mettici una firma!”.
«Si tratta di una battaglia di civiltà che riguarda tutti noi e lo stesso progresso della nostra società – spiega la segretaria cittadina del Pd Valeria Bonforte che sostiene fin dal primo momento la proposta di legge –. Va ricordato che il salario minimo è previsto in 22 Paesi della Ue e che per averlo anche in Italia il nostro partito ha presentato una proposta di legge che il governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni si è rifiutata di discutere rinviando tutto all’autunno, disinteressandosi della condizione in cui vivono oltre tre milioni di lavoratori italiani».

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