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Comune di Reggio, fuoco amico sul sindaco Falcomatà

La crisi della maggioranza arriva in aula. Il centrodestra chiede le dimissioni o la nomina tempestiva della giunta

Che la maggioranza di Palazzo San Giorgio si trascinasse problemi irrisolti non è certo una novità. Ieri la crisi si è palesata in maniera inequivocabile in Consiglio. Il luogo istituzionale deputato al confronto. Dopo aver discusso per mesi sulla rivisitazione della Giunta, senza arrivare a un punto condiviso, il Pd ha aperto le ostilità con il primo cittadino che ieri in aula non ha potuto che prendere atto di non avere i numeri necessari per portare avanti la partita. Un consiglio che si apre e si chiude tra mille polemiche ma nel silenzio e nel riserbo più assoluto di Giuseppe Falcomatà che si trova a dover sbrogliare la matassa del nuovo esecutivo. I numeri dei consiglieri presenti in aula ieri hanno plastificato un malessere che aleggia da mesi a Palazzo San Giorgio. I rumors che già da lunedì sera annunciavano un braccio di ferro si sono concretizzati. I Dem disertano l'aula, come il Dp ed Italia Viva che non si riconosce più in Brunetti. In consiglio rispondono presente i fedelissimi di Falcomatà. Solo tre assessori: Irene Calabrò, Paolo Brunetti e Francesco Gangemi. Dei consiglieri hanno risposto presente Cuzzocrea, Giordano, Latella, Merenda, Quartuccio, Romeo, Zimbalatti e Versace, l'unico che scocca un dardo contro la linea di condotta del Partito democratico. Lo zoccolo duro della sua squadra.

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