Il silenzio è d’oro. Regola che vale sempre ma vale di più soprattutto quando c’è in ballo il presente e il futuro di Reggio. Per questo motivo, il sindaco Giuseppe Falcomatà ieri ha preferito riflettere senza aggiungere alcuna parola che avrebbe potuto inasprire ancora di più il (già logoro) rapporto con il Pd. E mentre si consuma questa guerra per le poltrone di Palazzo San Giorgio, la città resta a guardare. Disincantata. Attendendo la nuova Giunta del sindaco che sembrava una pura formalità e che, invece, si è trasformata in una lotta all’ultimo sangue tra il sindaco che vorrebbe rinnovare la “squadra” e il Pd che non sente ragioni per cambiare i suoi rappresentanti nell’Esecutivo cittadino.
I “pontisti” sono già all’opera per cercare di ricucire lo strappo tra il sindaco e il suo partito consumato, con grande evidenza, nell’ultima seduta del Consiglio comunale.
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