Dopo l’assoluzione in Cassazione e non appena rientrato in carica, il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà aveva focalizzato un obiettivo: ottenere dalla Regione le deleghe e le funzioni che le sono assegnate dalla legge e sono necessarie per fare funzionare al meglio la Città Metropolitana (oggi una Ferrari con il motore di una Panda).
Seguirono incontri con il governatore Occhiuto e furono incontri che incoraggiarono le aspettative del sindaco, perché il governatore si dimostrò abbastanza propenso a dare alla Città Metropolitana quel che spetta alla Città Metropolitana. Ma quella fiammella di speranza di potere ottenere deleghe e funzioni in tempi brevi si è spenta con il trascorrere delle settimane e dei mesi. Le promesse della Regione sono rimaste tali e a Palazzo Alvaro si è diventati più diffidenti e meno concilianti. Fino al punto che il sindaco metropolitano ha deciso di scrivere una lettera al governatore in cui, con molto garbo istituzionale, gli rammenta di dare a Cesare quel che è di Cesare e alla Città Metropolitana di Reggio le deleghe che le toccano.
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