Un variazione di bilancio per valorizzare due eventi del territorio. Iniziative come la Varia di Palmi e Scirubetta – Festival internazionale del gelato, capaci di attrarre migliaia di presenze. Una scelta apprezzabile, che esalta in chiave turistica la storia e le tradizioni gastronomiche dell’area dello Stretto. Se non fosse per un altro elemento. Le risorse con cui la Città Metropolitana ha scelto di investire 190mila euro sono stornate da altre voci di bilancio, quelle destinate alle politiche sociali. Una proposta del sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà inviata ai vertici amministrativi dell’Ente (i dirigenti del settore finanze e il direttore generale) che dovrà arrivare all’esame dell’aula entro 60 giorni. Quindi a ridosso degli eventi. Aula che ha tutti i numeri per approvare la scelta indicata dal sindaco. Del resto lo statuto della Città Metropolitana, così come è stata concepita dalla legge Del Rio del 2014 lascia molti margini di discrezionalità al primo cittadino. Così l’operazione pare conclusa con buona pace di chi sperava in servizi aggiuntivi in un contesto sociale in cui la rete dell’assistenza ai più fragili risulta frammentata e disgregata, in cui i dati sulla povertà continuano a crescere, di pari passo a quelli dell’emigrazione sanitaria e non solo. Operazione legittima in termini di merito e metodo che stride però con l’etica. O quanto meno chiarisce le priorità dell’Ente che alla luce di questa scelta non vede i più fragili in cima all’agenda politica. Ed è proprio dalla decisione dei settori su cui investire che si misurano le scelte della classe dirigente.