A quasi una settimana dall’esito del ballottaggio e con la sindaca Scarcella già proclamata e pienamente operativa, in attesa della convocazione del primo Consiglio comunale durante il quale si scopriranno le carte della nuova giunta, è possibile iniziare a fare un’analisi più lucida del voto ascoltando anche i leader delle diverse coalizioni politiche.
L’assist perfetto lo fornisce un video divenuto virale sui canali di messaggistica istantanea in cui, giunto in città per festeggiare la vittoria della candidata sostenuta dal suo partito, l’onorevole Cannizzaro, coordinatore regionale di FI, abbraccia poi un sostenitore dell’ex sindaco Bellofiore pronunciando la frase (secondo alcuni addirittura ricostruita con l’ausilio dell’AI) «mi sono sentito ieri con Renato, grazie di cuore». Un’affermazione che potrebbe significare tutto o niente, ma che per i più maliziosi sarebbe la prova di un presunto sostegno fornito dall’ex primo cittadino alla sua ex responsabile del settore finanziario comunale.
Per fugare ogni dubbio e i paventati artifizi dell’AI abbiamo raggiunto telefonicamente il diretto interessato. «Non ho dato assolutamente indicazioni di voto – ha rimarcato Bellofiore – ho parlato in maniera molto lineare con entrambe le candidate: avrei valutato di portare in assemblea, così come ho portato anche le richieste di essere votate che mi hanno fatto tutte e due, soltanto una proposta politica che non facesse rientrare noi in nessun tipo di giunta ma con un apparentamento che ci avrebbe permesso di avere un consigliere di minoranza come supporto esterno, in maniera leale e corretta. Ma il discorso non si è concretizzato perché la Scarcella ha detto subito “no” mentre, quando è venuta da me, la preside Russo aveva già chiuso l’accordo con Schiavone. Dunque, all’interno del movimento ognuno si è determinato secondo coscienza. Ho un rapporto di stima con la Russo – ha aggiunto – ma ha preferito, senza valutarne le conseguenze, una parte politica al cui interno vi erano delle divisioni. Forse noi, nel nostro piccolo, saremmo stati molto più in linea».
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