Reggio

Venerdì 22 Novembre 2024

Saccomanno: «Reggio è solo la punta dell’iceberg del malaffare politico»

«Reggio Calabria, punta di un iceberg politico del malaffare che ha colpito quasi tutta la Calabria e la Nazione. Non si tratta di risvolti penali, il problema è morale! Può un candidato, che dovrebbe rappresentare il popolo, essere colluso con la criminalità e chiedere a questa sostegno? Certamente no. Ma le indagini – accusa il commissario regionale della Lega Giacomo Saccomanno – dimostrano che spesso le elezioni si vincono grazie all’appoggio della ’ndrangheta! È questo il punto cruciale: l’etica della politica che è scomparsa. Vi è solo tanta arroganza, prepotenza, mediocrità e interessi personali. Manca una visione d’insieme per far crescere una regione. Questo è il male endemico di quasi tutta l’attuale e la passata classe dirigente. È impressionante come si discuta solo della collocazione in questo o quel misero posto, invece di utilizzare le migliori risorse umane per riscrivere la storia del nostro territorio. Ed ecco poi la necessità di chiedere sostegno a chi riesce a controllare pacchetti di voti e circa il 20-30% del consenso popolare. Questa è la storia che non può negarsi. E la vera politica non può sottrarsi a una riflessione forte: possiamo cambiare, possiamo riportare la discussione a livelli alti, possiamo riscrivere la nostra storia e il nostro futuro? È difficile, ma per riuscirci dobbiamo essere onesti. La vicenda di Reggio dimostra che la coscienza civile è sparita: dinanzi a un possibile condizionamento delle elezioni i partiti avrebbero dovuto intervenire drasticamente. Invece, il silenzio assoluto! Nessuna parola di conforto o difesa di Nino Minicuci che è stato danneggiato dagli accadimenti e che, se dovessero confermarsi le ipotesi di reato, è da ritenersi parte offesa. E se ciò dovesse accadere, la Lega sarà al suo fianco non potendo tollerare situazioni del genere che portano alla morte della democrazia. Molti non comprendono che il consenso facile può soddisfare nell’immediato, ma a lungo andare è una droga che uccide».

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