Reggio

Giovedì 21 Novembre 2024

Bombardieri (Uil) a Roccella: “Occhiuto trovi il coraggio di dire ‘no’ alla rovinosa autonomia differenziata”

«Bisogna prendere, con decisione, le distanze da una legge, quella sull’autonomia differenziata, che rischia di allargare le diseguaglianze e rendere più povere le persone che si trovano già in grande difficoltà. Ecco perché sarà necessario raccogliere più firme possibili e, soprattutto, andare poi, in caso di referendum abrogativo della legge, a votare massicciamente, bloccando così i grandi danni che una legge del genere rischia di provocare nel Mezzogiorno e in modo ancora più grave nelle regioni come la Calabria dove, tra l’altro, è già, in tanti campi e settori, è tutto precario, instabile e non a norma». A sostenerlo è stato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, che sul lungomare di Roccella ha inaugurato in Calabria la campagna di sensibilizzazione rivolta alle donne e racchiusa in uno slogan dal chiaro significato: “Sì all’autonomia delle donne e no all’autonomia differenziata”. Nei giorni scorsi a lanciare l’iniziativa e la contestuale raccolta delle firme era stata la segretaria generale della Uil Calabria, Mariaelena Senese, presente a Roccella accanto al leader nazionale Bombardieri. «Solo chi vive nel Mezzogiorno e in particolare in Calabria – ha aggiunto Bombardieri – può capire e toccare con mano quanta distanza ancora esiste, specie nel settore della Sanità pubblica, con le strutture del Nord Italia. Un divario riscontrabile pure nei servizi, nell’istruzione, nella possibilità di trovare lavoro, nella sicurezza anche sui luoghi di lavoro e tanti altri settori. Questi divari tra l’altro molto ampi e non più tollerabili, dovrebbero convincere anche i presidenti delle Regioni meridionali, a prescindere dal loro colore politico, ad attivarsi per evitare che si verifichi un peggioramento di queste condizioni. Mi auguro, quindi, che anche il governatore della Calabria, Occhiuto, continui a fare una battaglia che tenga conto della situazione, tutt’altro che rosea, che si vive in Calabria. Ciò è sotto gli occhi di tutti».

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