Reggio

Sabato 23 Novembre 2024

Reggio, «Il Ponte di Sant’Anna non rientra nel Piano triennale opere pubbliche»

«Dopo tre anni di denunce, interrogazioni, incontri e segnalazioni, emerge soltanto oggi lo scandalo in Commissione Controllo e Garanzia rispetto alla questione del Ponte Sant’Anna. È venuto fuori che l’infrastruttura è stata estromessa dal Piano Triennale delle Opere Pubbliche, ad oggi non è stato fatto il progetto di fattibilità tecnico-economica necessario per poter reintegrare l’infrastruttura nel piano per la riqualificazione». Questo il resoconto del consigliere Massimo Ripepi, il presidente della Commissione che ha audito l’assessore ai Lavori Pubblici Franco Costantino, e il dirigente del settore, Bruno Doldo. «Ancora dubbi, incertezze e nessuno che sappia dire se questo ponte è sicuro oppure no. E mentre la sicurezza dei cittadini viene lasciata al caso, abbiamo scoperto che si erano avviate anche le procedure per effettuare i carotaggi, nell’ottobre del 2023, intervento che però è morto sul nascere in quanto non si è mai proseguito con l’affidamento dei lavori», spiega Ripepi. «Ancora una volta, l’amministrazione non ha saputo rispondere ai nostri interrogativi, sono emerse discrasie: da una parte, assessori e dirigenti parlano di massima priorità e di interventi urgenti, riconoscendo che nessuno può escludere il rischio di crollo del ponte; dall’altra, si scopre che questa infrastruttura è stata incredibilmente estromessa dal Piano Triennale delle Opere Pubbliche, manca addirittura il progetto di fattibilità, quindi non c’è mai stato un vero piano per mettere in sicurezza il ponte» ha contestato Ripepi. «Ma non è tutto. Nel mese di ottobre del 2023 era partito il progetto con l’intenzione di fare i carotaggi per verificare lo stato della struttura, ma inspiegabilmente l’intervento si è fermato senza alcuna giustificazione e senza neppure l’assegnazione dell’incarico. Oggi, a distanza di mesi, non abbiamo ancora un’idea precisa della gravità delle lesioni strutturali e la città continua a vivere nel terrore che da un momento all'altro possa verificarsi una tragedia. L’amministrazione Falcomatà riconferma dunque la sua totale incapacità nel pianificare e prevenire i disastri. Lo ripeto da anni e oggi i fatti parlano chiaro: non si tratta più di allarmismo, ma di realtà. Ci hanno accusato di esagerare, di creare panico, ma la verità è che siamo stati gli unici a mettere in guardia la città dal pericolo imminente. Siamo stati ignorati e derisi, e ora siamo costretti a pagare il prezzo dell’incompetenza di chi governa». Racconta Ripepi: «In Commissione non hanno tardato ad arrivare le classiche giustificazioni e le invane rassicurazioni da parte di un’Amministrazione che è la prima a non avere certezze sulla sicurezza e la stabilità del Ponte. Non ci fermeremo finché non avremo ottenuto tutte le spiegazioni necessarie e finché non vedremo finalmente un piano concreto per la messa in sicurezza del ponte».

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