«È un momento strategico preliminare che abbiamo deciso di organizzare per promuovere la partecipazione dei cittadini, perché il futuro della città non riguarda solo questa amministrazione, ma tutti». L’assessore alla Mobilità Paolo Malara è soddisfatto delle prime due uscite pubbliche che hanno portato tra i cittadini, le associazioni e gli addetti ai lavori il masterplan licenziato da Palazzo San Giorgio il 31 ottobre scorso.
I quattro tavoli di lavoro sono proprio questo: la possibilità “costruire” una visione condivisa. «Il masterplan non strumento di parte, ma una visione che tutti possono partecipare a creare». E dall’esito dei primi due incontri la strada potrebbe essere quella giusta. I cittadini hanno voglia di una città diversa, chiedono un cambio di passo in questa direzione e vogliono essere parte attiva nel processo di cambiamento. Il terreno su cui sviluppare questa idea condivisa di futuro potrebbe essere proprio il masterplan, la grande progettazione che ha come fine ultimo l’idea di trasformare Reggio Calabria in una città tecnologica, a misura d’uomo, solidale, verde, dove ogni quartiere vive e prospera grazie alla sinergia tra istituzioni e cittadini. Il masterplan non è altro che una dichiarazione di intenti sciorinata lungo 130 pagine, nelle quali vengono definiti «principi, linee guida e obiettivi coordinati» che andranno nel corso dei prossimi anni a «indirizzare e accompagnare le azioni di lunga durata» da sviluppare attraverso «lo strumento dei piani e dei progetti», verso la «costruzione progressiva, progetto dopo progetto, della nuova città di Reggio Calabria».
Adesso quella grande idea ha cominciato a muovere i primi passi, grazie ai primi due incontri sul territorio che sono stati proposti dall’amministrazione comunale.
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