L’ultimo incontro, di questo primo ciclo, si svolgerà domani all’Urban Center (tra le 9.30 e le 12.30) sul tema: Città intelligente/Città della conoscenza (efficienza) ed i focus su Urban Digital twin, Innovazione e attrattività e Le comunità educanti. Il bilancio di questo confronto sul masterplan con i tanti volti della città è tutto positivo. Le parole d’ordine sono: condivisione, partecipazione, coralità.
Non ne ha dubbi l’assessore Paolo Malara che, alla conclusione del terzo appuntamento sul tema città produttiva/città generativa rimarca la rilevanza politica del masterplan quale strumento di indirizzo fondamentale e condiviso per costruire il nuovo orizzonte cittadino. Ci sono aspetti materiali ed altri immateriali; una progettualità che viene declinata mettendo al centro la persona e la qualità della vita. La visione della città futura si sviluppa attraverso 4 assi e 18 elementi; partendo dalla costa, in orizzontale, e penetrando in verticale tutte le aree interne delle vallate, della collina e degli altipiani. Il territorio cittadino diventa policentrico ed i princìpi ispiratori della progettualità sono: sostenibilità, autogoverno, prossimità, mobilità, utilizzo armonioso e consapevole delle risorse con un ritorno equilibrato alla natura, valore dell’acqua e del verde, rigenerazione degli spazi rifunzionalizzando aree con assegnazione di nuovi significati: sociali, economici, culturali. Si ritorna ad un “punto zero” per offrire alla città la possibilità di potersi riconcepire in senso contemporaneo alla luce di cambiamenti macroscopici che vanno tradotti in progettualità concrete: a più livelli.
Sono stati individuati vari ambiti di intervento: quartieri, luoghi identitari, ecosistemi, infrastrutture verdi, nodi intermodali, mobilità. La città va ri-connessa superando lo stato attuale -che la vede disarticolata- a favore di un sistema intersettoriale che la vuole unita seppur policentrica. Il paesaggio, il cibo, l’agricoltura, i parchi e le aree verdi (esistenti o da realizzare) diventano elementi strutturali della città produttiva e generativa; offrendo opportunità concrete di conciliare gli aspetti economici a quelli della qualità della vita, del tempo libero, del confronto intergenerazionale.
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