Ha fatto rumore il passaggio di Roy Biasi dalla Lega a Forza Italia. Un’operazione politica da tempo nell’aria e anticipata dai precedenti ingressi dell’assessore Maria Fedele e del consigliere Vincenzo Papalia nel partito azzurro. L’addio del vice coordinatore calabrese del Carroccio ha stimolato riflessioni e dibattiti sul futuro non solo locale, ma anche regionale del progetto salviniano. «Ho provato lungamente a fronteggiare il disagio politico che ho avvertito – ha spiegato Biasi ieri –, informando tempestivamente i vertici nazionali del partito, e pur così non mi sono sottratto ai doveri che il mio ruolo nella Lega mi imponevano, utilizzando ogni occasione d’incontro per esternare il mio pensiero costruttivo rispetto agli orientamenti organizzativi che si palesavano, senza purtroppo essere ascoltato. Del resto, però, mio malgrado mi è sembrata una scelta ideale inevitabile lasciare la Lega. Aderisco a Forza Italia sotto la cui bandiera intendo proseguire il mio impegno per promuovere i valori liberali e far crescere la coalizione di centrodestra a ogni livello».
Per il sindaco di Taurianova si tratta di una sorta di ritorno alle origini. «Ho iniziato a fare politica negli anni ‘90 proprio nel partito fondato da Silvio Berlusconi – ha ricordato Biasi - arrivando a diventare giovane sindaco, consigliere provinciale e poi assessore provinciale dell’allora provincia di Reggio Calabria e ricevendo una considerazione politica tale da essere eletto coordinatore provinciale degli Azzurri e successivamente coordinatore provinciale della Casa della Libertà. Sono felice di constatare che il mio ritorno nella casa comune dei moderati sia stato salutato con soddisfazione, sia in pubblico che in privato, da tanti cittadini e amici, a partire dal coordinatore regionale Francesco Cannizzaro».
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