Prima del consiglio comunale di venerdì pomeriggio, i consiglieri Filippo Italiano e Cosma Ferrarini hanno presentato ieri una mozione nella quale chiedono la revoca della delibera firmata dall’ex sindaco Idà che riguarda la costruzione del forno crematorio. L’opposizione, contraria alla costruzione dell’impianto, non si è arresa e ha riaperto il caso del progetto approvato durante l’amministrazione Idà e poi ripreso dall’attuale maggioranza, che ha concordato con la ditta Italgeco (proponente dell’opera di oltre 5 milioni di euro a suo carico) di fare il forno dentro al nuovo cimitero del Bosco per evitare di pagare una penale di quasi 900 mila euro. La stessa notizia annunciata dal sindaco Cutrì era stata smentita dal vicesindaco Teodoro De Maria, il quale aveva fatto un passo indietro dopo la protesta dei residenti nella stessa contrada, preoccupati per la realizzazione di un nuovo impianto probabilmente inquinante che si aggiunge al termovalorizzatore a due chilometri dalle loro abitazioni. A due giorni del civico consesso, l’opposizione esorta l’amministrazione a «prendere atto della nocività del forno crematorio per tutto il nostro territorio che presenta già altre situazioni ad avanzare ogni iniziativa tendente ad annullare la delibera n. 60 del 24 aprile 2019, sancendo la definitiva inutilità per l’intero territorio del comune del forno crematorio».