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Avvocatura, scontro sulla sospensiva tra l’opposizione e il legale del Comune di Gioia Tauro

municipio gioia tauro

Botta e risposta al vetriolo tra l’opposizione consiliare e il legale incaricato dall’ente Sabina Pizzuto sulla questione Avvocatura comunale, ufficio istituito dalla Commissione straordinaria nel 2019 e recentemente soppresso con delibera dalla giunta Scarcella: un provvedimento nei confronti del quale il Tar di Reggio Calabria si è però espresso con una sospensiva.
Proprio tale ordinanza aveva spinto i consiglieri di minoranza La Rosa (“Partecipazione e Democrazia”), Pedullà (Movimento Socialpopolare), Raso, Russo (“La Ginestra”), Schiavone (“Alleanza Gioiese”) e Stillitano (“Nuovi Orizzonti”) a manifestare tramite una nota congiunta la propria soddisfazione in merito al «reintegro» dell’avvocatessa Sara Saffioti, dipendente comunale che dall’Avvocatura era stata trasferita al settore Amministrativo, «con conseguente ripristino dell’ufficio Legale e condanna del Comune a rifondere le spese legali».
Nel rallegrarsi con il funzionario, «incredibilmente sottoposto a ripetuti provvedimenti disciplinari in parte già annullati dal giudice del Lavoro», i consiglieri d’opposizione chiedevano come sarebbero state giustificate in bilancio le spese legali e se sarebbero stati revocati gli incarichi legali già affidati, «posto che le somme già accertate, allo stato, ammontano a 61.759,40 euro, costituendo un danno erariale di cui la Giunta dovrà assumersi la responsabilità».
Un’uscita alla quale ha risposto direttamente l’avvocato Pizzuto, di legale incaricato dal Comune nel procedimento, reputando le affermazioni dei consiglieri «gravemente lesive dell’onorabilità dell’intera Giunta comunale poiché è facoltà del sindaco assegnare incarichi anche a legali esterni». Pizzuto ha precisato «che il Tar non ha accolto le domande della ricorrente, ma soltanto l’istanza cautelare, fissando l’udienza di merito per il mese di ottobre. Il tribunale non ha censurato, pertanto, nel merito, le scelte dell’amministrazione».
Pronta la replica della minoranza: «Tale sentenza, in fase cautelare, critica fortemente l’ente e ridimensiona notevolmente le censure. È paradossale che chi difende il diritto della Giunta ad esternalizzare gli incarichi legali ne sia tra i beneficiari. Inoltre, coloro che oggi in giunta firmano per l’abolizione dell’Ufficio legale, in passato ricevevano incarichi legali esternalizzati proprio a causa dell’assenza di tale ufficio». Il Tar ha accolto l’istanza cautelare, sospendendo l’efficacia di tutti i provvedimenti impugnati e fissando l’udienza di merito per l’8 ottobre 2025.

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