Reggio

Sabato 01 Marzo 2025

Reggio Calabria capitale della cultura, il Consiglio comunale (quasi) all’unanimità sostiene la corsa alla candidatura

Uniti nella corsa che potrebbe portare la città verso la designazione di Capitale italiana della cultura 2027, ma divisi su tutto il resto. Il dibattito in consiglio comunale di ieri pomeriggio, tenuto in via eccezionale alla Città metropolitana per lavori in corso nell’aula di Palazzo San Giorgio, è stato segnato dalle consuete schermaglie tra opposizione e maggioranza che si sono concluse con l’intervento del sindaco Giuseppe Falcomatà che ha chiesto ai consiglieri di «andare a fondo delle questione, altrimenti i cittadini capiscono poco di cosa si fa in questa città». La seduta è stata contrassegnata dalla recente audizione tenuta dal primo cittadino a Roma per perorare la candidatura della città a Capitale della cultura 2027. Uno sforza, quello di Falcomatà, che è stato salutato con diversi gradi di trasporto durante gli interventi dei consiglieri comunali. Quelli di opposizione, però, sono tornati ad attaccare l’amministrazione comunale su piazza del Popolo e sulle condizioni della città e delle opere pubbliche che «vanno a rilento o sono ferme». È stato Massimo Ripepi il primo a prendere la parola chiedendo chiarezza sul budget messo a disposizione dell’amministrazione nel caso in cui la città venisse scelta come Capitale della cultura: «Quello che contano sono gli atti amministrativi e noi di voi non ci fidiamo. Parlate sempre di Pon Metro plus, che sembra un pozzo senza fondo da dove attingere per qualsiasi cosa». Piazza del Popolo torna a essere terreno di scontro tra l’amministrazione comunale e l’opposizione. Per Ripepi, gli amministratori devono «incontrare personalmente gli ambulanti, non come atto simbolico me per introdurre argomenti nella discussione». Sulla scia di Ripepi anche Armando Neri che ha sostenuto come «la questione di piazza del Popolo non sia chiusa. Non si può chiudere con un colpo di spugna – ha affermato il consigliere della Lega – 72 anni di storia e la vita di 41 famiglie. In mezzo a questa narrazione bellissima della città, i cittadini chiedono meno tasse e più servizi. Mi chiedo a che punto siano le indagini strutturali delle scuole, che rappresentano la cultura, identità e il futuro della nostra città».

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