Sulle dichiarazioni provenienti dalla Commissione Antimafia pronta a “scendere in campo” per assicurare a San Luca un sindaco democraticamente eletto, non poteva mancare la “voce” dei social. E sono molte quelle che non hanno gradito le dichiarazioni di Chiara Colosimo, presidente di quella Commissione Antimafia che il 19 e 20 giugno ha visitato il paese di Corrado Alvaro e dopo aver svolto una serie di audizioni nella caserma di via Potamia , si è fatta ritrarre sotto il famoso cartello “Benvenuti a San Luca” crivellato di colpi e conservato come un cimelio storico. Qualcuno ci scherza su, qualche altro entra a gamba tesa, qualche altro ancora chiama in causa il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Domenico Nota, ad esempio consiglia di «boicottare tutto». «Le elezioni a San Luca per forza – scrive in un post – devono essere incentrate sulla ‘ndrangheta, secondo loro. Guardate che tutto è organizzato per impedire qualsiasi iniziativa soprattutto politica che possa essere normale. Ormai questa etichetta di ‘ndranghetisti a prescindere non ce la scrolliamo più di dosso. Eppure ci sono realtà anche peggiori di San Luca che non portano per forza questo marchio d'infamia. Abbiamo notizie di reati ben più gravi a livelli più alti soprattutto nella politica eppure ad ogni scadenza si fanno le elezioni mentre qui si fa in modo di allontanare la vita democratica con tutti i pretesti possibili. È evidente che a qualcuno fa comodo che la situazione rimanga così. Peccato che la popolazione sanluchese soffra di pigrizia cronica altrimenti con un po' di orgoglio si presenterebbe davanti al municipio e restituirebbe la tessera elettorale invitando il governo ad usarla come carta igienica». Su quest’ultimo punto, il rifiuto della tessera, incalzano Francesco Pizzata e Toni Pelle, che consigliano di raccogliere le tessere «e lasciarle nello scarico dello stadio”» Il famoso stadio salito agli onori della cronaca perché in due anni è stato chiuso tre volte.