Francesco Salerno e Salvatore Certomà, consiglieri del gruppo consiliare Riace Protagonista, e l’ex sindaco del comune, Antonio Trifoli, eletto consigliere con la lista Riace Verso il Futuro, in una nota congiunta, «esprimono forte preoccupazione e rammarico per la decisione del gruppo di maggioranza di non convocare tempestivamente il Consiglio Comunale, nonostante la comunicazione ufficiale ricevuta dalla Prefettura di Reggio Calabria (il 13 marzo scorso, ndr) che sancisce la decadenza del sindaco». Il sindaco di Riace è l’europarlamentare Domenico Lucano, eletto a Strasburgo nel 2024, noto per il modello di accoglienza verso i migranti che ha applicato nel territorio da lui amministrato. La Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dallo stesso Lucano dopo la sentenza di condanna per falso della Corte d’Appello di Reggio Calabria, pronunciata l’11 ottobre 2023, e depositata il 27 marzo 2024. Per i consiglieri di minoranza, «la mancata convocazione, oltre a rappresentare una chiara violazione dei principi di trasparenza e rispetto delle istituzioni, mette in grave discussione il corretto funzionamento dell’amministrazione comunale e l’interesse della collettività». Salerno, Certomà e Tricoli, inoltre, sostengono che «la comunicazione di decadenza ricevuta dal sindaco deve essere immediatamente presa in carico dal Consiglio Comunale, che è l’organo competente per ratificare tale decisione e intraprendere le azioni conseguenti». L’iniziativa del ministero dell’Interno, attraverso la prefettura di Reggio Calabria, è già stata notificata al presidente del Consiglio comunale riacese, a cui spetta la formale convocazione del civico consesso per prendere atto della decadenza di Lucano dalla carica, e per conoscenza, al segretario comunale. In caso di inadempienza, la prefettura di Reggio Calabria eserciterà la cosiddetta 'azione popolarè, da esperirsi davanti al Tribunale civile ai sensi dell’art. 70 del dlgs del 18 agosto del 2000, n. 267.