Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Convegno del M5S a Reggio sulla sanità commissariata: "La competenza torni allo Stato"

Ragionare di sanità territoriale, soprattutto in una regione come la Calabria, commissariata da 16 anni, e in una città come Reggio, non è mai abbastanza. I problemi non mancano di certo, e forse le soluzioni e le scelte dell’attuale governo regionale, e soprattutto di quello nazionale, non vanno verso la direzione giusta.

Per questo il gruppo territoriale del Movimento Cinque Stelle reggino ha organizzato ieri un incontro-dibattito con i maggiori esponenti, tra parlamentari e amministratori locali, del movimento in Calabria. Nella sala dei sindaci di palazzo San Giorgio, c’erano i parlamentari pentastellati Laura Orrico, Vittoria Baldino e Andrea Quartini, l’ex senatore e attuale coordinatore provinciale Giuseppe Auddino, l’ex direttore generale dell’Asp di Reggio Santo Gioffrè, l’ex segretario provinciale della Uil, Nuccio Azzarà e la giornalista Elisa Barresi.

Ha aperto il dibattito il sindaco Giuseppe Falcomatà che ha definito la Calabria «la patria dei commissariamenti. Che dovrebbero essere solo una parentesi nella vita democratica di un Paese, e invece qui rappresentano sempre più la normalità». Parlando di assenza di dialogo interistituzionale, Falcomatà ha citato la mancanza di confronto sull’istituzione della facoltà di Medicina e chirurgia, dalla quale sono stati esclusi la Città Metropolitana e il Comune.
E allora quali soluzioni? Una proposta per la sanità calabrese «che dia forza al sistema pubblico ed estrometta la politica dalle decisioni che riguardano il management e che poi incidono sulla vita dei cittadini – ha detto la parlamentare e coordinatrice regionale del M5S, Laura Orrìco – ma che soprattutto ripristini la trasparenza e la verità sugli appalti e i finanziamenti erogati alla sanità privata, che certo ha diritto di esistere, ma non deve sostituirsi alla sanità pubblica».
Una sanità sotto attacco. Una sanità che vede la Calabria fuori dal sistema sanitario nazionale. Sono stati questi gli spunti emersi. Per l’on. Andrea Quartini, la sanità deve tornare ad essere gestista dallo Stato: «Questo è un contesto – ha detto – particolarmente delicato. La Calabria è una Regione di per sé lasciata indietro rispetto alle altre. E i commissariamenti non sono serviti a nulla». Bisogna quindi fare qualcosa. «Ma non manipolando i dati, come sta facendo questo Governo. – ha ricordato Quartini – Non è vero che hanno messo più soldi. Il peso della sanità sul prodotto interno lordo è stato quest’anno molto più basso».

Per l’ex manager Santo Gioffré, «noi siamo già fuori dal sistema sanitario regionale. Non per colpa di un dio cattivo, ma per un sistema che passando attraverso i normali sistemi di controllo non ha funzionato come altrove. E forse dovremmo capire perché delle dieci regioni sottoposte al piano di rientro, solo la Calabria non è riuscita a rientrare».
Certo non è un panorama del tutto negativo. «Dobbiamo riconoscere che ci sono professionisti con la ‘P’ maiuscola nella sanità – ha rilevato Vittoria Baldino – a cui va il nostro ringraziamento. Perché lavorare in un ospedale pubblico non è facile e bisogna riconoscere l’impegno di queste persone, e parlare, al di là degli slogan legati alla Calabria, di cosa non funziona e cosa si può fare. Senza farsi fuorviare dalle operazioni di distrazione di massa».

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia