
L'elenco conta 339 voci. Anche se il sito istituzionale dell'Ente avverte che i dati sono in corso di aggiornamento. Palazzo San Giorgio ha avviato un imponente attività di ricognizione straordinaria, monitoraggio, controllo e verifica sul patrimonio immobiliare dei beni confiscati. Operazione avviata dopo il passaggio di “consegne” del delicato settore che è ritornato al settore Patrimonio dopo la stagione in cui la gestione era direttamente curata dallo staff del sindaco. Sono stati eseguiti e sono ancora in corso decine e decine di sopralluoghi. L’obiettivo quello di fare dei beni sottratti alle cosche simboli di riscatto sociale, secondo l’intuizione che animò la legge voluta da Pio La Torre.
Alcuni dei 47 beni che hanno destinazione finalità di lucro (i cui proventi sono destinati per un utilizzo sociale) hanno i contratti di locazione in scadenza e si sta provvedendo al rinnovo. E in questo fermento si stanno mettendo a punto i bandi per l'affidamento di altri beni. Non solo si sta disponendo una destinazione “plurima” per consentire ad alcuni immobili di essere utilizzati per l'emergenza abitativa (nell’elenco se ne contano 115).
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