Sanità, vertice “carbonaro” a Gioia tra l’Asp e alcuni sindaci di “Città degli Ulivi”: insorge Tripodi
Niente «palcoscenici mediatici» ma solo sedi istituzionali (meglio se a trazione Forza Italia) per discutere del futuro della sanità nella Piana, tant’è che di un importante riunione svoltasi al Comune lo scorso 5 maggio si è dato conto (ed enfasi), tramite un comunicato “fiume” inoltrato ai tanto vituperati media, solo dopo quattro giorni e, per ciò, additata da molti come “carbonara”. Passa da quest’ordine di scuderia la rivoluzione sanitaria che s’intende adottare per un territorio in cui da anni non si è in grado di dare dignità né ai morti, permanendo inagibile l’obitorio dell’ospedale della seconda città della provincia, e men che meno tutele ai vivi, affidati alla Provvidenza a bordo di ambulanze senza medici, di spola su strade bombardate, in una perenne lotta contro il tempo. Si apprende dunque solo adesso dell’insediamento di un tavolo programmatico e di coordinamento permanente, composto dalla Direzione generale dell’Asp e da un Comitato interno all’associazione di sindaci “Città degli Ulivi”, del quale, per ragioni probabilmente politiche, non fa parte il primo cittadino del nosocomio di riferimento, il “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale