«Non siamo stati noi a creare allarmismi infondati». Massimo Ripepi, presidente della commissione controllo e garanzia del Consiglio comunale e segretario regionale di Alternativa Popolare, torna sulle condizioni di inagibilità di alcuni edifici: «Oggi il sindaco, molto allarmato per non aver fatto quello che era suo dovere fare, stanzia con una delibera di Giunta più di 3 milioni di euro per effettuare i lavori che il datore di lavoro del Comune gli aveva intimato di fare previa chiusura degli immobili comunali. Se esistesse un reato di “costante allarme”, il primo a doverne rispondere sarebbe proprio il sindaco Falcomatà che ha lasciato la nostra città in un allarme politico e amministrativo continuo e reiterato per 11 lunghi anni.» L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale