Un anno addietro Simona Scarcella di Forza Italia vinceva il turno di ballottaggio contro la candidata Maria Rosaria Russo in tandem con Rosario Schiavone. A 12 mesi dall’elezione del primo sindaco donna della città del porto abbiamo intervistato il primo cittadino.
Che cosa è cambiato rispetto al giugno del 2024?
«È cambiato il volto di Gioia Tauro e mi riferisco al clima che si respira perché la città sta vivendo un cambiamento culturale, oltre che un cambiamento dal punto di vista della programmazione politica e della gestione della macchina amministrativa. La gente di Gioia Tauro vive questo cambiamento con un sentimento di speranza molto forte che traspare dalla partecipazione dei cittadini all’attività della vita amministrativa».
In che cosa è diversa la città?
«È una Gioia Tauro che è diventata finalmente una città con una prospettiva di turismo. Abbiamo iniziato cambiando il volto del lungomare, l’abbiamo ricostruito si può dire di sana pianta perché i muretti erano completamente demoliti, li abbiamo rifatti e pitturati in stile greco, quindi con una pittura bianca luminosa mediterranea, abbiamo rifatto le aiuole, abbiamo tolto i vespasiani che erano terribili e abbiamo fatto i bandi per le concessioni demaniali turistiche che erano bloccate inspiegabilmente. Abbiamo riscoperto questo nuovo borgo del Piano delle Fosse, che era antico ma abbandonato, era un ghetto, noi l’abbiamo illuminato e l’abbiamo ripulito».
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