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Conte (M5S) da Reggio Calabria attacca la Meloni: "Continua a fare la leader di Colle Oppio e non il presidente di tutti"

«Meloni continua a fare la leader di Colle Oppio e non il presidente di tutti e non conosce gli obblighi istituzionali di un presidente del Consiglio. Dovrebbe rispettare di più chi vuole andar per strada, in modo pacifico, ovviamente, e fare sciopero. Lo fanno a proprie spese. Il disagio che sicuramente potrebbe derivarne è tutta sua responsabilità. Chi vuole manifestare e scioperare, lo fa perché è indignato per un governo che per 2 anni non ha detto una parola e preso misure concrete contro il genocidio in atto. Se la prenda con se stessa, si assuma, una buona volta, un pò di responsabilità». Così Giuseppe Conte, presidente del Movimento Cinque Stelle, parlando in un incontro in piazza stasera a Reggio Calabria.

"Questa infamia nei confronti del governo Netanyahu rimarrà nella storia"

«Di che cosa si vanta Netanyahu? Dovrebbe invece pensare a quello che verrà scritto nei libri di storia. Questa infamia nei confronti del governo Netanyahu rimarrà nella storia. Io non sono più sorpreso dal governo di Israele perché è un governo criminale responsabile di un genocidio. Che cosa ha vinto? La lotteria che Flotilla non è arrivata a Gaza"?. Così Conte ha commentato le parole di Benyamin Netanyahu, sull'abbordaggio alla Flotilla.

"Dimissioni di Occhiuto una furbata. Contiamo di spuntarla"

Parlo molto francamente. Occhiuto, con una furbata contro la democrazia, sta chiedendo un plebiscito perché è andato in difficoltà rispetto alle inchieste in corso. Ha capito che la cosa si è messa molto male e ha giocato d’anticipo, quindi con un vantaggio competitivo. Noi stiamo facendo una rincorsa, è inutile girarci intorno, ma una rincorsa sull'onda di un moto popolare. Confidiamo, ovviamente, sino all’ultimo di poterla spuntare. Ma è chiaro che lui pensa di essere partito in vantaggio perché sennò non chiedeva il voto dei cittadini in modo così anticipato». Lo ha detto il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte stasera a Reggio Calabria ad una iniziativa a sostegno del candidato progressista alla presidenza della Regione Calabria Pasquale Tridico.

«L'inchiesta che lo riguarda - ha aggiunto Conte - terminerà a dicembre quindi sapremo se ci sarà un rinvio a giudizio e conosceremo, cosa che lui non ci ha voluto dire ancora, quali sono gli elementi concreti che gli sono stati contestati. Tra l'altro non è molto corretto per un amministratore pubblico non dichiarare in modo trasparente le contestazioni che gli sono state fatte durante l’interrogatorio, per chiarire di fronte ai cittadini. C'è un principio di responsabilità, di etica pubblica che lui non ha rispettato con questa grande furbizia. Adesso chiede un plebiscito al buio ai cittadini da una posizione di vantaggio, è il presidente uscente e pensava trovarci impreparati ma non lo siamo stati affatto perché qui non c'è solo un candidato. Pasquale Tridico è una persona competente, seria. In poco tempo è stata messa su una coalizione vastissima come mai nel recente passato, con misure concrete, precise, a tutela della comunità calabrese, dei giovani che fissano fuori la loro residenza, infrastrutture. Tante misure, e penso anche ai quattro poli tecnologici per cercare di creare un tessuto, una spirale virtuosa tra università, centri di ricerca, tutela delle imprese e crescita del sistema produttivo. Di questo ha bisogno la Calabria, non di assistenzialismo e non di clientelismo».

(foto Attilio Morabito)

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