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Focus dei “No Ponte” a Villa San Giovanni. Su Ddl Sicurezza e Dl Infrastrutture

Fra gli interventi quello del pm Musolino. «Fino a giugno 2025 non sarà possibile procedere a nuovi appalti, ma il Governo accelera ugualmente»

“Ddl Sicurezza e Dl Infrastrutture: cosa sono e come reagire”: una due giorni informativa organizzata dal movimento No Ponte Calabria e dallo Spazio No Ponte di Messina. Sulla sponda calabrese appuntamento al Csc Nuvola Rossa, dove domani dalle 10:30 si confronteranno il Pm Stefano Musolino, segretario nazionale Magistratura Democratica, Arturo Salerni di Progetto Diritti e Alberto Ziparo coordinatore degli studi sugli impatti del Ponte. Poi, alle 15, un’assemblea aperta “su percorsi comuni di lotta sociale e ambientale”. Il Ddl Sicurezza, in procinto di essere votato in Senato, rappresenta, scrive No Ponte, «un approccio deleterio alle questioni sociali che sono sempre più pronte a esplodere.

Sfruttando la percezione d’insicurezza dovuta a reati di delinquenza e micro-criminalità, specie nelle grandi città, il Governo disegna misure liberticide e anticostituzionali che hanno l’obiettivo di scoraggiare la partecipazione popolare a mobilitazioni come quella contro il Ponte. Il reato di blocco stradale, finora illecito amministrativo, acquisisce statuto penale, estendendosi anche a picchetti e scioperi di lavoratori». Una misura che «si abbatte sulle forme pacifiche di resistenza passiva» e che «prende forma mentre sono ancora in corso i contenziosi plurimilionari che vedono lo Stato chiamato in causa dal consorzio EuroLink e dalla società statunitense Parsons per la “sospensione” del progetto decisa nel 2012 dal governo Monti: fino a giugno 2025 non sarà possibile procedere a nuovi appalti, ma il Governo accelera ugualmente e con il decreto Ambiente dispone addirittura che possa sostituirsi alla Commissione Via se questa non dovesse determinare risultati graditi».

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