«Tra Confindustria Reggio e Società Stretto di Messina esiste una piena collaborazione ed è per tutti noi è una base importante di condivisione delle tante sfide che ruotano intorno a una opera “sistema” per lo sviluppo strategico del territorio calabrese e siciliano, qual è il Ponte sullo Stretto di Messina». A dirlo è Domenico Vecchio, presidente degli imprenditori reggini, a seguito del recente incontro che l’amministratore delegato Pietro Ciucci ha avuto a Confindustria Reggio con la partecipazione del dott. Alberto Porcelli, di Rocco Lavalle imprenditore, ex sindaco di Villa San Giovanni e attuale componente Autorità Sistema Portuale; di Giuseppe Falduto imprenditore; di Romolo Piscioneri segretario provinciale Cisl e di Francesca Cozzupoli direttrice di Confindustria Reggio.
L'occasione è servita per rinnovare il ruolo di stimolo e di dialogo del tavolo Ponte il cui coordinatore reggino è proprio Alberto Porcelli (Giovanni Mollica è il coordinatore di Messina) e rilanciare l’importanza di portare avanti i problemi del territorio, ragionando su come lo stesso possa e debba necessariamente avere un ruolo attivo e da protagonista. Così, tra le varie esigenze prospettate a Ciucci, anche quella di “tempestare” il contraente sul coinvolgimento delle maestranze e delle aziende reggine per la fornitura di prodotti e servizi anche con la creazione di un consorzio tra imprese, dando così più forza e qualificazione alle stesse. «Se il ponte sullo Stretto appartiene al territorio, non si può prescindere dalla valorizzazione dello stesso e dalla necessità che si avvantaggi dell’opera». Ecco la questione centrale collegata al coordinamento delle reti di formazione quanto mai tempestiva a fronte della possibile “tentazione” del contraente generale di scegliersi strada più semplice e meno costosa. «Il Tavolo Ponte è stato creato affinché le aziende del territorio potessero avere il loro beneficio dalla costruzione del ponte quale opera del territorio», ricorda Porcelli, sollecitando il coordinamento con Wuibild «affinché esprima al più presto la qualifica delle maestranze e la richiesta di prodotti e servizi necessari in modo che le nostre imprese possano organizzarsi in tempo utile». Ancora, non sfugge al tavolo di confronto la richiesta di assicurazione sulla costruzione della Metropolitana leggera che collega le due città metropolitane in poco tempo e si spinga fino alla stazione dell’Aeroporto dello Stretto.
Ed ecco Pietro Ciucci parlare in termini chiari di pianificazione, apprezzando l’idea di Piscioneri di utilizzare i borghi quasi vuoti quale residenza delle maestranze. Ma il presente incombe con le sue date sempre più vicine che scandiscono il percorso dell’opera; la prima è la valutazione di impatto ambientale da parte del Mase il prossimo 12 novembre. «È sempre una montagna da superare perché in Italia c’è molto ambientalismo. Ma se il Mase sarà puntuale, come ci aspettiamo, sarà questo un passaggio che ci porterà direttamente alla scadenza del 31 dicembre del Cipess; un appuntamento certamente sfidante ma assolutamente possibile; il punto di non ritorno», ammette Ciucci, ricostruendo i passaggi: approvazione del progetto definitivo, del piano espropri e del piano finanziario con l’intera copertura del fabbisogno.
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