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«Anche la seconda seduta del CdA dell’Ingv non ha avuto il numero legale. Il risultato? Nessun accordo tra il Comune di Villa San Giovanni e l’Istituto, nessun nuovo studio di cui avrebbe beneficiato la comunità strettese sul rischio sismico nella nostra area e, quindi, nessun rischio per la realizzazione del Ponte».
E’ quanto afferma in una nota del Movimento No Ponte in relazione alle polemiche suscitate dalla ipotesi di accordo tra il Comune di Villa San Giovanni e l'Ingv per la promozione di nuovi studi e analisi sul pericolo sismico dell’area dello Stretto.
In particolare il riferimento, secondo il movimento, è all’interrogazione del senatore messinese Germanà e del deputato reggino Cannizzaro. «Questa - è detto nella nota del movimento No Ponte - è la loro unica preoccupazione: impedire qualsiasi ricerca che possa compromettere il grande affare del Ponte, senza alcun interesse per la sicurezza del territorio e la prevenzione di malaugurate sciagure future. Nel frattempo, il Ministro delle Annunciazioni, Matteo Salvini, ha proclamato l’ennesima data per l’avvio dei cantieri, adesso spostata alla primavera del 2025. Abbiamo perso il conto di questi annunci, e siamo certi che anche questo farà la fine dei precedenti. Ma intanto la propaganda va avanti, nel tentativo di alimentare un’illusione che non si tradurrà mai in realtà. Ribadiamo con forza la nostra opposizione a questa opera inutile e dannosa. Chiediamo che le istituzioni smettano di fuggire dalla realtà e si concentrino su tutela del territorio e sicurezza delle popolazioni locali, spopolamento della Calabria, strade interne inadeguate, sanità pubblica distrutta, dissesto idrogeologico: sono queste le vere questioni prioritarie su cui intervenire. Invece di ragionare su questi temi si spendono miliardi per costruire un Ponte che non regge e la cui insostenibilità sarebbe stata resa ancor più evidente da studi più approfonditi del rischio sismico. Proprio per questo è stato necessario impedire questi studi con ogni mezzo. Ma noi non resteremo a guardare. Il Movimento No Ponte Calabria continuerà a vigilare, denunciare e mobilitarsi affinché la voce dei cittadini venga ascoltata e affinché si ponga fine a decisioni imposte dall’alto, prese sulla pelle della nostra terra e della nostra gente. Mobilitiamoci tutte e tutti contro questo ennesimo scempio».
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