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Ponte sullo Stretto, FI in pressing sul sindaco di Reggio Falcomatà: “Si determini”

«Fino a qualche mese fa, il sindaco Falcomatà si diceva non contrario alla realizzazione del Ponte. Poi, improvvisamente, vista la posizione del Partito democratico, con il no deciso della Schlein, ecco che il Sindaco si piega: consiglio comunale aperto sul tema, seguito in religioso silenzio, per non smentire se stesso. Oggi, alla riunione tenutasi a Bruxelles, alla presenza di vari rappresentanti istituzionali No ponte, il Sindaco risulta assente al tavolo: una posizione che continua a risultare poco chiara». Lo affermano, in una nota, i consiglieri di Forza Italia del Comune di Reggio Calabria Federico Milia, Antonino Maiolino e Roberto Vizzari in merito alla notizia di un incontro a Bruxelles per fermare la costruzione del Ponte, a cui avrebbe partecipato, tra gli altri, anche il Sindaco di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti. «Assente al tavolo, invece, - si fa rilevare - il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. L’idea - continua la nota - che una figura istituzionale come il sindaco di Villa San Giovanni, che dovrebbe essere tra i principali sostenitori dello sviluppo del suo territorio, si rechi al Parlamento europeo per ribadire la propria visione di contrasto a un’infrastruttura come il ponte, appare non soltanto illogica, ma anche provinciale e anti-sviluppo: tuttavia, se la posizione del sindaco Caminiti appare chiara, risulta invece illeggibile quella del Sindaco Falcomatà, anche lui del Partito Democratico, ma a metà tra il sì e il no».
Per i consiglieri forzisti, «in una regione che è da sempre ai margini in termini di investimenti e infrastrutture, opporsi ideologicamente alle possibilità concrete di sviluppo che deriverebbero dalla realizzazione di un’opera così strategica che, già a partire dalle fasi preliminari di costruzione, consentirebbe alla nostra città e a tutta la Calabria e Sicilia di attrarre ulteriori investimenti, creando le condizioni favorevoli per uno sviluppo multisettoriale è una decisione che lascia perplessi e che rischia di compromettere il futuro della Calabria e di tutto il Sud: un futuro - concludono i consiglieri - negato alle prossime generazioni da una politica che rema in direzione contraria agli interessi dei cittadini»

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