
Abbattimento dei tempi di attesa ma anche integrazione delle prestazioni tra pubblico e privato. Al Grande ospedale metropolitano l’attività ambulatoriale in regime privato (intramoenia) ha registrato numeri ancora bassi e se fino allo scorso anno questa era solo concentrata sui servizi ambulatoriali, adesso si pensa anche al ricovero in regime di “Alpi”.
Il Gom, con il direttore generale uscente Gianluigi Scaffidi, ha già approvato un regolamento che disciplina le modalità di attuazione dell’attività di libera professione all’interno del nosocomio stabilendo comunque che tutto deve essere svolto senza pregiudicare le normali attività istituzionali. Fino al 2023 le prestazioni di questo tipo scelte dai cittadini hanno rappresentato il 2,17% del totale delle attività, con 13.876 prestazioni a fronte delle 308mila in regime ordinario, includendo le prestazioni di laboratorio i numeri salgono. Per il 2025 la previsione è ovviamente al rialzo sia come prestazioni ordinarie che per abbattere le liste di attesa, ma è previsto anche un aumento delle attività in regime libero murario.

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