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Storia di Sergio e Radu: "Malati di Sla e tumore ma ignorati dall'Asp di Reggio". La denuncia dell'onorevole Baldino

"Una vicenda che grida vendetta e che svela, ancora una volta, il volto disumano della sanità calabrese che continua ad essere un paravento per una gestione centralizzata del potere, mentre i cittadini restano senza cure, senza servizi e senza risposte"

«Una donna affetta da Sla, un uomo con tumore al pancreas in stadio IV, entrambi abbandonati da mesi dall’Asp di Reggio Calabria nonostante abbiano diritto a sostegno economico e cure. Una storia che grida vendetta e che svela, ancora una volta, il volto disumano della sanità calabrese». Lo denuncia in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle Vittoria Baldino, che ha presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri della Salute, per le Disabilità e per gli Affari Regionali, per chiedere chiarimenti e provvedimenti urgenti sulla vicenda.

«Parliamo del signor Sergio Carrozza e della moglie Radu Ionela Sabina, residenti a Taurianova, entrambi gravemente malati - prosegue - che da mesi attendono una risposta dall’Asp di Reggio Calabria per l’accesso al Fondo per le non autosufficienze (Fna), previsto dalla legge per garantire sostegno ai soggetti più fragili, come i malati di SLA e i pazienti oncologici terminali. Nonostante la presentazione della domanda il 26 febbraio 2024 e la pubblicazione della graduatoria definitiva il 14 febbraio 2025, la coppia non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione formale. Inaccettabile che due persone in condizioni così gravi siano costrette persino a ricorrere a un avvocato per ottenere un diritto che dovrebbe essere garantito per legge».

«Oltre al mancato accesso al Fna - afferma la parlamentare - la vicenda si aggrava: l’Asp non ha nemmeno autorizzato le sedute di logopedia per la signora Radu, fondamentali per contenere i sintomi della Sla, e si registrano ritardi nella fornitura dei farmaci salvavita. È una situazione intollerabile, che denuncia una gestione fallimentare e disumana da parte dell’Azienda sanitaria e della Regione Calabria. L'interrogazione chiede al Governo di intervenire immediatamente per garantire il riconoscimento dei diritti economici e sanitari alla coppia, oltre a un’urgente verifica della gestione del Fondo per le non autosufficienze in Calabria, con particolare attenzione a trasparenza, tempi di erogazione e priorità per i casi più gravi».

«La sanità calabrese - conclude Baldino - continua ad essere un paravento per una gestione centralizzata del potere, mentre i cittadini restano senza cure, senza servizi e senza risposte. Chi soffre non può essere lasciato solo né costretto a elemosinare diritti previsti dalla legge. Il Governo si attivi subito, perché nessuno debba mai più affrontare, oltre alla malattia, l’umiliazione dell’abbandono istituzionale. E proprio per evitare che altre famiglie debbano vivere questo calvario, chiedo alla Regione Calabria di istituire immediatamente un Fondo, finanziato con risorse regionali e ad integrazione delle risorse nazionali come il Fna, vincolato esclusivamente al sostegno economico, sanitario e sociale dei malati di Sla e dei loro caregiver come già accade nella Regione Toscana».

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