Centinaia di persone - tra i quali molti giovanissimi- hanno risposto, mettendoci “la faccia”, all’invito lanciato ieri da Libera per dire basta allo strapotere criminale, in particolare dopo la recente devastazione di un negozio in pieno centro. Cui è seguito dopo qualche giorno un raid vandalico nell’asilo comunale sito sempre in centro. Una partecipazione che, se vogliamo, rispetto ai circa 200mila cittadini che conta Reggio non è stata “oceanica” ma è comunque servita a rappresentare l’ondata di indignazione scatenatasi massicciamente sui social dopo l’attentato ai danni di “Zero Glutine Life”, totalmente devastato dal fuoco ad un mese esatto dalla sua apertura in pieno centro città. Dopo le testimonianze sul Corso, i rappresentanti di Libera hanno invitato i presenti a recarsi in via del Torrione presso l’esercizio distrutto. Sulla porta un foglio dove chi ha voluto ha apposto la propria firma “contro il racket”, quasi a stipulare una sorta di “contratto” che impegni a continuare nell’azione resiliente che Libera e altre realtà territoriali stanno pervicacemente conducendo sul territorio. «La presenza di tante persone che hanno risposto all’appello di Libera – ha osservato il sindaco Giuseppe Falcomatà, presente con la sua giunta – è segno evidente che nessuno intende rassegnarsi. È necessario che questi momenti di sdegno non siano solo in risposta alle intimidazioni, ma diventino un impegno costante al fianco di chiunque voglia lavorare in un clima solidale e di legalità». Leggi l'articolo completo su Gazzetta del Sud - edizione Reggio in edicola oggi.