La Madonna del mare. Così viene con affetto definita dai devoti di Monasterace Maria SS di Portosalvo la cui festa, parecchio sentita, si celebra l'ultima domenica di giugno, in questo caso giorno 30. Storia molto antica. Voci di popolo, raccolte anche grazie alla collaborazione di Totò Arcidiacono, fanno risalire il culto a due eventi. Innanzitutto la devozione potrebbe essere legata a pescatori ragusani che con le loro paranze arrivavano in barca nello spicchio di mare antistante Monasterace. In effetti, la festa di Maria SS di Ragusa viene celebrata nel mese di agosto e la Madonna viene portata a mare per ringraziamento dopo il salvataggio da un naufragio. Da altra voce popolare, sembra che la festa sia da ricondurre a un episodio accaduto agli inizi del 1700 quando vi fu un'incursione di barbari sulla spiaggia di Monasterace. I pirati giunsero a terra con l'intento di saccheggiare, uccidere e soprattutto deportare i migliori giovani per poi venderli al mercato degli schiavi. Arrivati, però, in località Zombabrello dove, vicino, vi era un'edicola della Madonna (e nei pressi di palazzo Zaffino ancora oggi vi è una colonna con una statuetta di Maria SS), come se qualcuno lo impedisse, i turchi non razziarono, non uccisero, ma si limitarono a rifornirsi d'acqua. Gli abitanti immaginarono l'intervento della Beata Vergine e, così per ringraziare la Madonna la domenica successiva, ultima del mese di giugno, con una miriade di barche portarono il simulacro della Vergine in mare per una benedizione e per proteggere l'intero territorio di Monasterace. È tutt'ora esistente una chiesetta, anzi «un oratorio privato di proprietà della Marchesa di Francia al cui interno vi era la statua della Madonna di Porto Salvo, pregiata scultura in legno a grandezza naturale di scuola napoletana che risale al 1700. Qui avvenivano le celebrazioni delle messe, le orazioni serali e altre funzioni religiose officiate dall'allora arciprete don Agazio Geracitano che scendeva e risaliva anche tre volte al giorno dal centro storico alla marina su un asinello fornitogli dai fedeli» (confr. Caulonia e Monasteraci di A. de Riso). La barca sulla quale viene posta la Madonna per essere condotta a mare appartiene alla famiglia Muscolo che prosegue nella tradizione trasmessa dal capostipite Pasquale, figura carismatica della marineria monasteracese. Un grande devoto della Madonnina del mare è stato mons. Armando Fares, arcivescovo di Catanzaro e Squillace, diocesi a cui fino agli anni '80 apparteneva Monasterace che in suo onore compose una preghiera ritrovata negli archivi e che in occasione della festa del Territorio del 2017 - quando a Monasterace Superiore per la prima volta la statua di Maria SS di Portosalvo venne solennemente portata in processione per le vie del centro storico - è stata trascritta su pergamena e donata alla parrocchia di San Giuseppe Lavoratore. Storia e leggenda, sacro e profano ma il senso della festa è solo quello di rinnovare l'affetto e l'amore invocando la benedizione e la protezione di Maria SS di Porto Salvo, per sempre regina di Monasterace.