Reggio

Sabato 23 Novembre 2024

L’Aspromonte festeggia l’ingresso nella rete mondiale dei Geoparchi

L’Aspromonte entra a fare parte dell’Unesco Global Geoparks, la rete mondiale dei Geoparchi Unesco. È un traguardo storico perché, finalmente, riconosce e valorizza la straordinaria valenza geologica dell’Aspromonte, da ieri riconosciuta a livello mondiale. Un riconoscimento ottenuto con un lavoro certosino, per rispondere ai rigorosi parametri imposti dall’Unesco. «Ci abbiamo creduto – ha detto, poco dopo l’ufficializzazione, la responsabile dell’Ufficio Geopark Project, Sabrina Santagati –. È stato un lavoro di squadra molto intenso, iniziato nel 2017. Abbiamo dovuto rispettare un rigido protocollo che non comporta soltanto un compendio tecnico sulle caratteristiche geologiche del Parco, e questo ci ha consentito di dare certezza alle caratteristiche geologiche uniche al mondo del nostro geoparco, grazie alle quali siamo riusciti ad acquisire questo riconoscimento». «La cosa che ha più affascinato l’Unesco è il fatto – ha sottolineato Sabrina Santagati – che l’Aspromonte, pur essendo l’estrema propaggine della catena appenninica, è di natura Alpina piantato al centro del Mediterraneo ed è una terra che si sta muovendo. Da qui il nome dato alla nostra candidatura, geoparco “Aspromonte delle terre migranti”». «Chi avrebbe pensato, 30 anni addietro, questo territorio, povero, tristemente noto nei racconti di scrittori come Zanotti-Bianco o Alvaro, diventare talmente importante per l’intera umanità?» Guarda già lontano Leo Autelitano, presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte, che vede il riconoscimento Unesco come un punto di partenza sul quale costruire il futuro prossimo di questo territorio, in termini di turismo, e di attrazione per molti studiosi. Degli 89 geositi censiti in Aspromonte, Leo Autelitano ha citato quello di Bova, composto da calcareniti conficcati in terreno argilloso. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

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