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Calabria in zona bianca. I dubbi dell'imprenditore Gullì: "Siamo pronti?"

L'estate deve essere occasione di rilancio per la Regione, ma "poteva arrivare prima e meglio in questa situazione e sfruttare la bella stagione"

Nino Gullì

L’inizio dell’estate è coinciso con il passaggio in “zona bianca” e anche la Calabria ha cominciato a sfruttare la fine delle restrizioni anti Covid. Messi alle spalle i mesi più difficili, tra contagi, vaccini e timori, la bella stagione dovrebbe riportare maggiore entusiasmo. C’è chi, però, predica prudenza: “Non si tratta di un "liberi tutti" purtroppo, però il coprifuoco è stato revocato, con bar e ristoranti che riaprono anche al chiuso, stessa cosa per palestre, piscine, centri termali”, ha dichiarato l’imprenditore reggino del settore della cosmesi, Nino Gullì, che ha affidato a una lettera aperta le proprie sensazioni.
“Aiutati dal bel tempo, i vaccini stanno facendo il loro effetto, gli italiani hanno risposto presente e la curva del contagio è precipitata”, ha aggiunto Gullì che, però, ha espresso i propri dubbi su come la propria regione sia arrivata all’appuntamento con il nuovo colore. La domanda che pone è un segnale chiaro: “Siamo pronti?”.

La Calabria – ha spiegato nella lettera - poteva arrivare prima e meglio in questa situazione e sfruttare la bella stagione per riprendersi dalla crisi in cui versa da anni, non solo da adesso, ma sconta il deficit strutturale della sua sanità (cui nessuno ha messo mano neppure in questi mesi) e una classe dirigente che, almeno secondo me, soffre di miopia cronica e di incapacità a guardare nel breve oltre che nel medio-lungo periodo”.
Un messaggio chiaro che si lega a precedenti interventi dello stesso imprenditore, che in passato si era già esposto sui temi del lavoro e della ripresa economica e turistica della Calabria: “Diverse settimane fa lanciai un appello alla cooperazione a tutte le associazioni e agli esercenti del settore turistico-ricettivo di Reggio e della Calabria per il bene del territorio e purtroppo è tutto caduto nel vuoto. Mi sono messo a disposizione per creare rete e mettere in collaborazione tutti gli operatori, invece che pensare ciascuno al proprio orticello. A parte qualche complimento e qualche promessa d’impegno in privato, nessuna risposta concreta è seguita a tale appello”.

Una reazione di immobilismo e mancato appoggio che ha sorpreso Gullì: “Fosse stata solo la politica non ci sarebbe stato molto da meravigliarsi, ma che a non prendere in considerazione l’impegno di un imprenditore siano le stesse associazioni di categoria è ancora più avvilente e mortificante per l’intero territorio. Io, il mio, per l’ennesima volta l’ho fatto. E non smetterò di farlo”, ha concluso l’imprenditore confermando il proprio impegno per il territorio: “Spero che altri facciano altrettanto e che Reggio e tutta la sua provincia non perdano questo treno importantissimo dal punto di vista della ripresa economica che è questa estate. Insomma, che non finiscano "in bianco" in un altro senso. Purtroppo nutro non pochi dubbi”.

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