Partiamo da un dettaglio forse marginale: navigando su internet troviamo notizia della 27esima edizione della scuola estiva di astronomia anche sul sito www.sardegna.istruzione.it oltre a tutti i siti di carattere istituzionale o specialistici come l’unione astrofili italiani e simili.
L’evento presentato ieri a palazzo Alvaro, sede di Città Metropolitana, è un punto di riferimento nazionale come il carnevale di Viareggio, Sanremo o il Giffoni Film Festival a prescindere dai numeri che muove. Non è un’iperbole campanilistica la nostra, ma la constatazione di una reputazione che “i ragazzi di via Margherita Hack”, dove ha sede il planetario metropolitano Pythagoras si sono saputi costruire nel lungo periodo accompagnando generazioni di studenti “a riveder le stelle”.
Veniamo ai dati: la “Summer school” rivolta a docenti di ogni ordine e grado si svolgerà a Stilo e Riace da domani al 30 luglio e avrà come titolo: “Astronomia, una storia per immagini: dalla Magna Grecia ai nostri giorni”. Durante le 5 giornate si terranno sessioni di studio sulla navigazione nell’antichità, il calendario e l’orologio, Pitagora e Galileo, la cosmologia greca, Ippone di Reggio, la musica dell’universo, Tolomeo, per finire con le immagini dell’universo nel XXI secolo. Un viaggio temporale, spaziale e ancestrale per far comprendere ai fortunati partecipanti – parafrasando il celebre epitaffio di Kant - la bellezza del cielo stellato sopra di noi. «La scuola – scrivono gli organizzatori – si inserisce nelle celebrazioni previste per i cinquant’anni del ritrovamento dei Bronzi di Riace ed intende favorire lo sviluppo di metodologie didattiche tese, da un lato ad evidenziare la straordinaria ricchezza del patrimonio culturale e scientifico del Mediterraneo e dall’altro stimolare una riflessione critica sul lungo percorso che l’uomo ha fatto per cercare di darsi una spiegazione sulle origini dell’universo».
I posti in origine erano 30. Per le richieste pervenute da tutta Italia sono diventati 36 a cui si sono dovuti aggiungere altri 82 collegamenti in remoto per cercare di venire incontro alle richieste nonostante i limiti di budget e di strutture. Motore anche di questa edizione l’infaticabile professoressa Angela Misiano, responsabile scientifico del Planetario.
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