Nasce in Aspromonte un nuovo modo di fare politica, un senso di comunità che viene recuperato e da’ speranza per un futuro migliore alla nostra montagna. È di questi giorni la partecipazione degli 11 piccoli Comuni posti ai piedi di Montalto al bando del PNRR per la costituzione delle GREEN Comunities; infatti : Africo, San Luca, Samo, Roccaforte del Greco, Roghudi, San Lorenzo, Cardeto, Bagaladi, San Roberto, Scilla e Santo Stefano con il ruolo di capofila, hanno sottoscritto una convenzione con cui hanno deciso di progettare una serie di attività utili a salvaguardare l’ unicità ambientale dell’ Aspromonte e contemporaneamente necessari a migliorare la qualità della vita dei loro cittadini in modo che essi possano guardare anche verso l’ alto per un occasione di sviluppo e di crescita. D’ altronde lo stesso nome dato a questa Comunità Verde è rappresentativo del senso che i sindaci hanno voluto attribuire a questo progetto, infatti il Sindaco Francesco Malara afferma che: "La Montagna al Centro del Mediterraneo, non è solo il luogo fisico ove indiscutibilmente geograficamente è posto l’ Aspromonte ma è anche la posizione culturale, turistica e finanche economica in cui si vorrebbe esso fosse posto". L’ idea non solo è condivisa da Bruno Bartolo, Domenico Modaffari, Paolo Pulitanò, Giuseppe Floccari, Santo Monorchio, Mimmo Penna, Daniela Arfuso, Nino Micari, Pasqualino Ciccone ma la grande novità per come evidenziato da Pierpaolo Zavettieri e’ che non si è parlato di parcellizzazione di progetti, frammentazioni di idee, differenziazioni di esigenze, ma tutti i sindaci dell’ Area Aspromontana del Montalto hanno deciso di investire su 5 aree tematiche e quindi su 5 progettazioni che mirano a risolvere problematiche comuni a tutti gli 11 ciò anche nell'ottica di aiutare la crescita di quel senso di Comunità del popolo aspromontano. Quindi accogliendo quell'invito a fare rete che oggi anche il mondo culturale rivolge alla nostra montagna, ma non era ne’ facile né scontato che questo avvenisse; ed invece 11 sindaci di altrettanti piccoli Comuni hanno dato prova di maturità e di responsabilità andando oltre la retorica ed i consueti proclami, loro hanno deciso di investire nella Salvaguardia del Patrimonio Boschivo Forestale attraverso la progettazione di un impianto di biomassa che servirà non solo alle esigenze delle aziende agricole e forestali ma servirà anche a combattere gli incendi ma anche sui certificati verdi e sui certificati bianchi per la riduzione dell'inquinamento ambientale, sull'energia rinnovabile, sull' elisoccorso per non solo combattere gli incendi ma anche garantire tempi rapidi di intervento ai soccorritori nel caso di problematiche sanitarie della popolazione, ed ancora sul turismo sostenibile, sulla terapia forestale; insomma su una montagna Verde che diventi sempre più verde tanto in termini ambientali quanto di di età anagrafica di una Comunità di abitanti che vada oltre i confini comunali e guardi alla montagna non come luogo da cui scappare ma come Terra a cui legarsi per una vita migliore