Un progetto di infrastruttura, con annessi, quali tasselli fondamentali, il porto e le ferrovie, l’alta velocità e l’alta capacità, ed al tempo stesso un progetto culturale: è il ponte sullo Stretto di Messina, ed è anche il percorso che si sta sviluppando intorno al “Tavolo Ponte” e alle tante espressioni della società civile ed istituzionali che si stanno confrontando in questa fase dopo il sì del Parlamento al Decreto Legge relativo al riavvio dei lavori ed in attesa di quello definitivo del Senato. Diversi gli spunti dal “Tavolo ponte” con il riconoscimento dell’autorevolezza istituzionale di Confindustria Reggio quale soggetto di regia e coordinamento per procedere più uniti e velocemente nella risoluzione delle varie problematiche. «Mettiamo a disposizione delle aziende del Tavolo esperienza e competenza; l'obiettivo è di aiutarle a superare gli ostacoli burocratici che potrebbero ridurre il numero delle imprese locali in grado di collaborare con il contraente generale fin dalle prime fasi dei lavori», garantisce Domenico Vecchio. Si sono raccolte intorno al tavolo coordinato dal presidente di Confindustria, Vecchio, (presente il vice Giuseppe Febert ed il direttore generale Francesca Cozzupoli): Giovanni Mollica e Rocco La Valle, di Rete Civica per le Infrastrutture nel Mezzogiorno; Alberto PorcelIi, Filippo Maltese e Giovanni Porcelli in rappresentanza della Commissione interdistrettuale del Rotary International per l’Area integrata dello Stretto; la professoressa Francesca Moraci per l'Università Mediterranea; Michele Laganà presidente Ance; Romolo Piscioneri Cisl; Lorenzo Labate presidente Confcommercio; Claudio Aloiso, presidente Federesercenti; Vincenzo Porpiglia Fpl; l'ing. Vincenzo Filardo ed il dottore Domenico Chindemi prossimo presidente rotariano. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio