Reggio

Venerdì 22 Novembre 2024

Cellule Car-T e lotta ai tumori: il Gom di Reggio alimenta la speranza

Il Gom di Reggio

Era giugno del 2020 quando il Centro trapianti cellule staminali e terapie cellulari del Grande ospedale metropolitano tracciava una nuova via di speranza: la prima terapia che, in tutto il Sud, veniva effettuata con le Car-T. Una innovativa tecnica di modifica dei linfociti T che, così potenziati, riescono ad attaccare e distruggere le cellule tumorali, dimostrando nel tempo la sua validità al punto che oggi è stato tagliato il traguardo di trenta terapie improntate con questa rivoluzionaria tecnica. «Attualmente, la terapia Car-T è indicata in ematologia per la cura dei linfomi aggressivi refrattari/recidivanti a precedenti terapie e nel linfoma mantellare ed ancora per la leucemia linfoblastica acuta in pazienti pediatrici e giovani-adulti, fino all’età di 25 anni. Infine, da metà agosto, è possibile utilizzarla nei linfomi follicolari che non rispondono ad almeno due linee di terapia», ricostruisce il quadro d’insieme Massimo Martino, medico ematologo, direttore del Ctmo e presidente del Gruppo trapianti e terapie cellulari nazionale (Gitmo). «La Car-T consente di dare una prospettiva terapeutica a pazienti con malattia avanzata che non rispondono a chemioterapie e immunoterapie convenzionali, senza alternative terapeutiche. Questa terapia innovativa richiede – sottolinea Massimo Martino – per la complessità organizzativa, gestionale e assistenziale del paziente, la creazione di una squadra multidisciplinare». Un team di professionalità. L’ematologo clinico dei Centri Referral (ed in questo caso vi è un network tra le ematologie di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza-, il trapiantologo), il farmacista, il medico del Centro trasfusionale e tecnici e biologi che lavorano nel laboratorio di manipolazione per la gestione delle cellule ingegnerizzate. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

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