Reggio

Sabato 23 Novembre 2024

Autonomie scolastiche e “campanili” nella Locride. Ma chi tutela gli interessi dei ragazzi?

Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio

Grande è la confusione sotto il cielo dell’autonomia scolastica negli istituti della Locride. Erano attese per la giornata di oggi le determinazioni della Città Metropolitana in ordine alle aggregazioni di istituti superiori secondo le linee guida diramate nei mesi scorsi, ma una proroga di 15 giorni della scadenza ha rinviato ogni decisione a metà ottobre. Dunque, siamo fermi alle deliberazioni dei singoli comuni che hanno fatto le proprie proposte di accorpamento di istituti in base al numero minimo di studenti per ognuno di loro e sulle prescrizioni che indicano la linea di tendenza verso poli tecnico/professionali (come quello chiesto dal Comune di Siderno per aggregare gli storici istituti cittadini “Marconi” e Ipsia) o liceali, come quello indicato dal Comune di Locri che nella sua delibera ha proposto l’aggregazione del liceo classico con lo scientifico. Proposte, appunto, che assumono in molti casi la veste di meri “desiderata”, con gli istituti più piccoli (come l’Itt “Zanotti Bianco” di Marina di Gioiosa, l’istituto agrario di Caulonia, l’Alberghiero di Locri/Siderno e così via) particolarmente ambiti dai comuni e dalle scuole più popolose come elementi in grado di permettere di raggiungere la soglia minima fissata dalle linee guida. Secondo i bene informati, a contribuire a generare ulteriore confusione sarebbero le trattative più o meno riservate per andare anche oltre le proposte dei singoli comuni, con la Cittadella regionale che non sarebbe estranea a triangolazioni d’interlocuzione tese ad allettare i dirigenti scolastici con suggestioni di progressioni di carriera. In quest’ottica, nessuno si sentirebbe al sicuro al 100%. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

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