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Aspromonte, il Parco festeggia trent’anni di attività

Le “celebrazioni” in un calendario. «Un percorso importante fatto di un incessante lavoro in termini di conservazione»

«Un grande lavoro è stato fatto per dare ai cittadini le giuste informazioni e le immagini di un calendario che vuole celebrare 30 anni di tutela e valorizzazione della natura». Così il Parco nazionale dell’Aspromonte presenta l’edizione speciale di quest’anno, frutto di «un percorso importante fatto di un incessante lavoro in termini di conservazione».
Vanto dell’attività svolta sono specie animali localmente estinte e reintrodotte come il capriolo, che ha trovato in Aspromonte un contesto naturale favorevole e oggi vanta una popolazione consolidata; altre specie, come il nibbio reale, sono tornate a farsi ammirare nell’area protetta grazie al progetto “Life” tuttora in atto; un numero elevatissimo di specie floristiche e faunistiche che contribuiscono a creare una biodiversità straordinaria con pochi eguali in Italia. «È per questo – sottolinea un comunicato stampa dell’Ente – che le immagini scelte per impreziosire l’edizione celebrativa di quest’anno non potevano che essere dedicate a piante e animali del Parco, immortalati dalla consueta maestria di fotografi naturalisti che nel Parco trovano soggetti unici per le loro foto».
L’Aspromonte, dal greco “aspròs”: il “Monte bianco” del Mediterraneo, dall’alto dei suoi circa 2000 metri di altezza, punta eccellente dell’omonimo Parco nazionale, è segno non di placidità ma di asprezza delle sue rocce granitico-cristalline: un irresistibile scenario dinamico e accidentato originato da circa 2,5 milioni di anni e tuttora in corso da sollevamenti tettonici, dopo una lunga migrazione dalle Alpi iniziata circa 60 milioni fa.

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