Sancito oggi, con un atto ufficiale, alla presenza dei sindaci delle due città, lo stretto legame che, tramite la devozione mariana, unisce Messina e Palmi. Nel giugno del 1575 scoppiò a Messina un'epidemia di peste che durò circa trent'anni, procurando la morte a oltre 40.000 persone. Il morbo fu portato da Levante, dopo la battaglia di Lepanto (7 ottobre 1571) e in breve tempo si propagò anche a Reggio e nelle altre coste della Calabri. I cittadini di Palmi accolsero quanti fuggirono da Messina e mandarono aiuti alla città dello Stretto funestata dal terribile flagello. Quando fu superata la calamità, Messina, con delibera del Senato cittadino, volle donare alle autorità ecclesiali di Palmi, in segno di ringraziamento per gli aiuti prestati, uno dei capelli (secondo la tradizione) della Madonna, giunti in riva allo Stretto nel 42 dopo Cristo, unitamente alla lettera di benedizione e di protezione da parte di Maria, venerata appunto come Madonna della Lettera. Nel 1582, accompagnato durante la traversata da una moltitudine di barche vestite a festa, il vascello di Giuseppe Tigano portò da Messina alla Marina di Palmi un reliquiario contenente il Sacro Capello della Vergine. Da quel momento in poi anche il popolo palmese cominciò a venerare la Madonna della Sacra Lettera e si adottò la sua effigie nera racchiusa in un manto d'argento a somiglianza di quella venerata qui, nella nostra città. E sul modello di Messina, venne realizzato un enorme carro votivo rappresentante l'Assunzione di Maria. Da quel momento comincia la storia della Varìa di Palmi, parallela a quella della Vara di Messina. E stamani, a mezzogiorno, nell’aula consiliare di Palazzo Zanca, si terrà la firma ufficiale dell’atto di gemellaggio tra le città di Messina e Palmi, approvato dai rispettivi Consigli comunali. All'incontro saranno presenti i sindaci di Messina Federico Basile e di Palmi Giuseppe Ranuccio, l'assessore alle Politiche culturali Enzo Caruso, il presidente del Consiglio Nello Pergolizzi, insieme con i consiglieri comunali, i rappresentanti istituzionali di Palmi e i gruppi storici delle due città. «Il gemellaggio – spiegano il sindaco Basile e l’assessore Caruso – è finalizzato a creare percorsi turistici nei territori di appartenenza, favorire e promuovere la conoscenza delle reciproche peculiarità paesaggistiche, artistiche e culturali per le rispettive comunità locali e per i turisti attraverso la creazione di un itinerario turistico, religioso e spirituale, al fine di conseguire degli obiettivi comuni a beneficio delle rispettive comunità gemellate». L'incontro segue la visita avvenuta lo scorso 5 agosto da parte della delegazione del Comune di Messina ricevuta a Palmi dal sindaco Ranuccio.
La Vara di Messina e la Varìa di Palmi: si sancisce il gemellaggio
Stamani l’atto ufficiale, presenti le istituzioni dei due Comuni
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