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Addio a Lucio Villari, lo storico maestro di generazioni e voce della democrazia

Finissimo intellettuale, insigne accademico ma anche brillante divulgatore: era un volto della tv (fino alla scorsa settimana) e aveva firmato uno dei più noti manuali per la scuola

Puntuale, lucido, brillante lo storico Lucio Villari, come ha detto bene il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, era «studioso insigne e fine intellettuale, riferimento di generazioni di storici, uomo di grande cultura, capace di coniugare rigore scientifico e passione per la democrazia e la giustizia». Della sua scomparsa, avvenuta a 91 anni domenica, Mattarella si dice «addolorato» ed è proprio al discorso del Capo dello Stato del 5 febbraio scorso a Marsiglia che Villari aveva dedicato un suo intervento su La Repubblica, il 20 febbraio. L’accostamento tra il Terzo Reich e l’invasione russa dell’Ucraina – che aveva suscitato scomposte reazioni da parte della Russia – , spiegava invece Villari , «è un parallelismo calzante e azzeccato che ha il merito di darci l’occasione di una lettura storica del presente».
Ecco: è proprio l’analisi del rapporto tra passato e presente quello che ha animato l’opera di questo studioso, professore per anni di Storia Contemporanea all’Università di Roma Tre, amato da generazioni di studenti per la disponibilità e la lucida intelligenza.

Nato a Bagnara Calabra – e da sempre rimasto molto legato alla sua terra d’origine – il 28 agosto del 1933, è stato docente universitario e autore di numerosi e fortunati saggi, collaboratore di testate giornalistiche e programmi televisivi e radiofonici. Con il fratello Rosario Villari (scomparso nel 2017), professore di Storia Moderna, è stato autore del manuale «La società nella storia. Corso di storia per la scuola media inferiore» (Sansoni), un fortunatissimo libro di testo su cui si sono formate molte generazioni.

Del resto quella di Lucio Villari era una modalità decisamente attiva di interpretare la storia, come confronto vivo di idee. Per questo ebbe anche parte attiva in tanti programmi televisivi, tra cui il più recente «Passato e presente» con Paolo Mieli su Raitre ed ebbe simbolicamente la parte del padrone di casa nel 1980 quando partecipò al film «La terrazza» di Ettore Scola. E sempre, peraltro, alla più rigorosa ricerca accademica Lucio Villari ha unito sempre una brillante capacità di divulgatore.

Nelle elezioni europee del 1999 è stato candidato come parlamentare europeo della circoscrizione «Italia centrale» nella lista I Democratici promossa da Romano Prodi. Iscritto anche all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), non ha mai nascosto le sue idee politiche pur analizzando il presente con sguardo lucido e capace di distinguo significativi.
«Lucio Villari è stato uno dei maggiori storici italiani. Uno studioso raffinato che ha saputo analizzare in profondità i principali snodi della storia nazionale e le dinamiche economiche internazionali, sempre con la massima libertà intellettuale. Intere generazioni di studenti si sono formati sui suoi manuali di storia. A nome mio e del Ministero della Cultura esprimo la mia vicinanza alla sua famiglia e a tutti i suoi cari», ha scritto il ministro della Cultura Alessandro Giuli.

Tantissimi i suoi volumi e saggi sulla storia delle idee, delle istituzioni politiche e dell’economia, dal 700 al 900, con particolare attenzione alla vita sociale del mondo occidentale di quel periodo: «Settecento adieu. Dall’Illuminismo alla rivoluzione» (1989); «Il capitalismo italiano del Novecento» (1993); «La roulette del capitalismo» (1995); «L’insonnia del Novecento. Le meteore di un secolo» (2005); «Le avventure di un capitano d’industria» (2008); «Bella e perduta. L’Italia del Risorgimento» (2011); «Notturno italiano. L’esordio inquieto del Novecento» (2011); «Machiavelli. Un italiano del Rinascimento» (2013); «America amara. Storie e miti a stelle e strisce» (2013) «La rivoluzione francese raccontata da Lucio Villari» (2019), solo per citarne alcuni. Ha collaborato con diversi quotidiani, tra cui La Repubblica.
Ha vinto il Premio Estense nel 2001 e il Premio Benedetto Croce nel 2011.

I funerali si terranno domani nella Basilica di Santa Croce al Flaminio, in via Guido Reni a Roma, alle ore 14 .

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